Dal Telegraph. Ratcliffe ha pubblicizzato la sua visione dello United come un club di eccellenza: ora questa promessa sta rapidamente venendo smascherata come un’illusione.

Un anno fa, l’uomo più ricco del Regno Unito Sir Jim Ratcliffe prometteva di trasformare il Manchester United in un club d’eccellenza, ma la sua gestione sta rivelando tutt’altro scenario. La recente, brusca separazione da Dan Ashworth, osannato come uno dei migliori direttori sportivi al mondo, rappresenta solo l’ultimo tassello di una sequenza di decisioni che hanno lasciato tifosi e analisti perplessi. Ashworth, presentato come la chiave per il successo dello United, è stato scaricato dopo appena 15 partite di campionato. L’investimento di circa 3 milioni di sterline per strapparlo al Newcastle risulta ora uno spreco, mentre il club continua a soffrire in classifica. Per il Telegraph la sua è la spiegazione si come non gestire un club calcistico.
Manchester, Ratcliffe e Ashworth ma non solo…
Ma non è solo la questione Ashworth a destare dubbi. L’aumento dei prezzi dei biglietti, con un minimo di 66 sterline, è stato giustificato come una “scelta impopolare necessaria,” ma i risparmi ottenuti – circa 1,5 milioni di sterline – impallidiscono di fronte ai milioni spesi in compensi e giocatori deludenti. Fra questi, spiccano gli acquisti di Joshua Zirkzee, pagato oltre la clausola rescissoria, e del giovane Leny Yoro, costato ben 60 milioni di sterline.
Di seguito quanto racconta il Telegraph a riguardo:
“Mentre Ratcliffe sembra a suo agio con la sua immagine da uomo duro, il risparmio forzato sotto la sua gestione sta diventando sempre più difficile da giustificare. Tagliare i privilegi di viaggio per lo staff durante la finale di FA Cup a Wembley non ha senso se, poco dopo, si spende 21,4 milioni di sterline per sostituire Erik ten Hag con Ruben Amorim, subito dopo aver esteso il contratto dell’allenatore olandese. E questo senza considerare la lista di giocatori deludenti acquistati da Ineos la scorsa estate. […]
Ratcliffe ha pubblicizzato la sua visione dello United come un club di eccellenza, ma dopo i peggiori risultati dal 1980 – appena 35 punti in 28 partite di campionato da quando ha acquisito una partecipazione di minoranza la scorsa vigilia di Natale – questa promessa sta rapidamente venendo smascherata come un’illusione”.