Alla Gazzetta: «Dava indicazioni urlando a Chiellini. Allegri lo vedrei ovunque, magari in Inghilterra. Gli organizzammo la cena d’addio, pagò tutto lui»

Pogba, ha rilasciato un’intervista a diversi media tra cui Espn Uk, Sky Sport Uk, Gazzetta e Rmc Sport. Il francese ha raccontato un aneddoto su Antonio Conte, attuale tecnico del Napoli, ai tempi della Juve. Il centrocampista francese sta recuperando la forma in attesa di finire la squalifica per doping. Presto si riunirà alla Juve, Paul vorrebbe continuare in bianconero ma la società non è convinta.
Pogba: «Con Allegri una camicia non bastava»
Ci racconta un aneddoto su Conte?
«Antonio è molto forte tatticamente, una volta contro il Parma dava indicazioni e disse a Chiellini di fare un passaggio “dentro”. Soltanto che urlando ha capito anche l’avversario e abbiamo subito gol. Conte mi colpì perché poi si scusò per la rete presa».
E Allegri?
«Con lui una camicia non bastava, glielo dicevo sempre. Abbiamo organizzato una cena d’addio quado se ne è andato dalla Juve e ha pagato tutto lui. Max lo vedrei ovunque, ma non sono il suo agente: magari in Inghilterra».
Il suo amico Ibrahimovic l’ha chiamata per provare a portarla al Milan?
«Ibra sarà sempre Ibra, una leggenda del club: con la sua esperienza può dare tanto ai rossoneri. Chiamarmi per portarmi al Milan? Zlatan sa che sono sotto contratto con la Juve».
Il Tas: “Assunzione non intenzionale. Ma serviva maggiore attenzione”. In pratica come Sinner
Dopo le indiscrezione è arrivata oggi la sentenza ufficiale del Tribunale Arbitrale dello Sport che ha ridotto la squalifica di Paul Pogba da 4 anni a 18 mesi per il caso doping.
Questa la nota del Tas:
“Il collegio del TAS ha basato la sua decisione sulle prove e sulle argomentazioni legali addotte secondo cui l’assunzione da parte del Sig. Pogba di DHEA, la sostanza a cui è risultato positivo, non era intenzionale ed era il risultato di un’errata assunzione di DHEA, avendo preso un integratore prescrittogli da un medico in Florida, dopo che al signor Pogba erano state date rassicurazioni sul fatto che il medico, che aveva affermato di curare diversi atleti statunitensi e internazionali di alto livello, era ben informato e sarebbe stato consapevole degli obblighi antidoping di Pogba ai sensi del Codice mondiale antidoping.
Il signor Pogba ha chiesto una sanzione di soli 12 mesi in riconoscimento della presenza di qualche colpa da parte sua (non ha chiesto una determinazione di assenza di colpa o negligenza da parte del collegio CAS). ”NADO Italia ha sostenuto che l’imprudenza del Giocatore era grave e giustificava una squalifica di 4 anni. Il caso di Pogba è stato sostenuto da diversi esperti. Gran parte delle prove fornite da Pogba non hanno trovato opposizione. La giuria del CAS ha stabilito, tuttavia, che il signor Pogba non era esente da colpe e che, in quanto calciatore professionista, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione date le circostanze”.