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Inzaghi, un’ora e un quarto a disagio per spiegare alla polizia che non ha subito pressioni dagli ultras

Ha chiarito di non essersi sentito minacciato dal capo ultrà, ha parlato di dialoghi dal «tenore tranquillissimo» senza «pressioni»

Inzaghi, un’ora e un quarto a disagio per spiegare alla polizia che non ha subito pressioni dagli ultras
Db Milano 29/10/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Inzaghi, un’ora e un quarto a disagio per spiegare alla polizia che non ha subito pressioni dagli ultras

Così scrive il Corriere della Sera che è stato sentito ieri mattina nell’ambito dell’inchiesta milanese su ultras e criminalità. Inzaghi fu intercettato in una conversazione con un capo ultrà che chiedeva più biglietti per la finale di Champions

«La squadra aveva bisogno del sostegno della curva». Alla vigilia della partita più importante della stagione, Simone Inzaghi non poteva rassegnarsi ad affrontare i citizen di Guardiola senza sentir risuonare a Istanbul, per la finale di Champions, l’urlo della Curva Nord. Per questo, dopo l’irrituale telefonata con il capo ultrà Marco Ferdico — arrestato con i vertici del tifo organizzato interista e rossonero nell’operazione «Doppia curva» dei pm Sara Ombra e Paolo Storari della Dda di Milano — l’allenatore s’è attivato con «la dirigenza» (senza specificare con chi) per far rientrare quello sciopero del tifo, già abbozzato qualche giorno prima a Roma per l’atto conclusivo della Coppa Italia, che tanto l’aveva fatto arrabbiare.

Dopo le polemiche, Inzaghi ha dato la sua versione ieri davanti ai poliziotti della Mobile in una sala riservata del commissariato Centro, dribblando la marcatura di fotografi e cameraman fuori dalla Questura.

Il mister è stato ascoltato per un’ora e un quarto, mostrandosi a disagio per il fatto di essersi «ritrovato sotto i riflettori per fattori extra campo». E ha chiarito di non essersi sentito minacciato dal capo ultrà, parlando di dialoghi dal «tenore tranquillissimo» senza «pressioni». Dopo la chiamata Inzaghi comunicò alla società che «c’era bisogno di qualche biglietto in più» per la finale: «Rappresentai alla società, alla dirigenza, ma non ricordo a chi, la richiesta di Ferdico» pur di far rientrare lo «sciopero». Per poi scrivere ai leader della curva per rassicurarli: «Ho fatto quello che dovevo fare». «Il mio desiderio era che ci fossero i tifosi della squadra per poterla incitare». Alla fine agli ultrà arriveranno 1.500 tagliandi.

Anche Repubblica sottolinea il disagio di Inzaghi

Parlare con la polizia di quel che si è detto con un capo ultrà. Difficile immaginare una situazione in cui si possa sentire meno a suo agio Simone Inzaghi, a cui parlare piace poco in generale. È schivo al punto che, durante la bufera delle polemiche per le troppe sconfitte dell’Inter nel campionato 2022/23, si limitava a dire: «Per me parlerà il campo».

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