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Brignone: «Caso Sinner? Noi sciatori siamo fortunati, ci fidiamo anche degli avversari, lasciamo in giro zaini»

A Tuttosport: «Quest’anno ho introdotto il tennis con il mio preparatore. Per fortuna nel mio sport lotti col cronometro, i giochi mentali non li sopporto»

Brignone: «Caso Sinner? Noi sciatori siamo fortunati, ci fidiamo anche degli avversari, lasciamo in giro zaini»
2021 archivio Image Sport / Sci / Federica Brignone / foto Imago/Image Sport

Federica Brignone ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in cui dice la sua sul caso doping che ha coinvolto Jannik Sinner e poi ha chiarito le differenze tra gli scii e il tennis.

Brignone: «Per fortuna nel mio sport lotti col cronometro»

Tornando al tennis, che idea ha del caso doping di Sinner?
«In squadra ne abbiamo parlato tanto. Noi sciatori siamo fortunati perché viviamo in uno sport nel quale ci fidiamo moltissimo delle persone che ci stanno intorno: la tua squadra, ma anche gli avversari. Noi lasciamo in giro zaini e borracce, è un attimo a pensare male o trovarsi nei guai».

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Come si può fare sempre meglio?
«Lavorando, introducendo sempre qualcosa di nuovo, di più. Quest’anno il tennis. Non per la Sinner Mania (sorride, ndr), ma perché mi piace tanto e funziona. Col mio preparatore ho inserito un giorno di tennis nella mia settimana come allenamento fisico. Sono una che non molla neppure con la racchetta… Ho preso lezioni da Nathalie Vierin, valdostana come me, che è stata a ridosso della top 100 mondiale. Molto bello e molto faticoso».

Descrivono il tennis come il mix tra un match di boxe e a scacchi. L’opinione di Federica
«Vero. Per fortuna nel mio sport non sei uno contro uno, ma lotti col cronometro. Io sono per il rispetto totale, affrontare qualcuno che cerca di mettersi in difficoltà con i suoi comportamenti o gesti per me sarebbe inconcepibile. I giochi mentali non li sopporto. Per me è ti batto o mi batti e amici come prima. Nello sci puoi influenzare solo te stessa, non l’avversario. A me piace vivere vincendo o perdere perdendo».

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