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Maldini: «L’Inter ha una struttura che determina il futuro dell’area sportiva, c’è un’idea di strategia»

A Radio Serie A la stoccata al Milan ma cita il Napoli. «Non è un caso che il Napoli sia andato male dopo gli addii di allenatore e direttore sportivo»

Maldini: «L’Inter ha una struttura che determina il futuro dell’area sportiva, c’è un’idea di strategia»
As Roma 27/10/2019 - campionato di calcio serie A / Roma-Milan / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Paolo Maldini

Una lunga e articolata intervista di Paolo Maldini al format Storie di Serie A, con Alessandro Alciato, su Radio Serie A con Rds. Non è passato inosservata la stoccata lanciata dall’ex capitano ed ex dirigente del Milan. “Una stoccata a Gerry Cardinale, l’uomo che lo ha licenziato, scegliendo non solo altri manager ma anche un modo molto diverso di gestire il Milan e programmarne il futuro“, scrive Sportmediaset.

Le parole di Maldini

«È molto indicativo quello che è successo. L’Inter ha una struttura sportiva che determina il futuro dell’area sportiva stessa. È stata gratificata con contratti a lunga scadenza, c’è stata un’idea di strategia. Non è un caso che il Napoli sia andato male dopo gli addii di allenatore e direttore sportivo. Si dà poca importanza alla gestione del gruppo, a volte si considerano i giocatori come macchine che devono produrre qualcosa, ma per farlo servono persone che li aiutino a farlo. Il supporto ai calciatori credo che sia ancora qualcosa di inespresso nel calcio sia in Italia sia a livello mondiale, ci si dimentica che sono ragazzi giovani che hanno bisogno di supporto e di qualcuno che dica loro le cose come stanno, non sempre è facile arrivare a parlarne con loro».

Berlusconi ha portato un’idea moderna e visionaria non solo del calcio ma del mondo

L’ex dirigente del Milan parla anche del rapporto con Silvio Berlusconi: «Ha portato un’idea moderna e visionaria non solo del calcio ma del mondo. Il primo discorso nella sala pranzo a Milanello ci disse che voleva che la nostra squadra giocasse il più bel calcio del mondo, lo stesso in casa e in trasferta, e che presto saremmo diventati campioni del mondo. Ha preso preparatori, costruito strutture per competere con i top al mondo. C’è sempre tanta diffidenza per l’imprenditore che entra nel calcio. Sacchi poteva creare e ha creato qualche dubbio, ma poi abbiamo capito i grandi vantaggi».

«A me piaceva molto la sua idea di cercare di giocar bene, cercare di vincere e rispettare l’avversario. Lui diceva che se non vince il Milan, mi fa piacere che vinca l’Inter. Naturalmente c’è rivalità, ma l’idea di essere onesto e arrivare al risultato attraverso il sacrificio e complimentarsi con un avversario se è più bravo di te è un insegnamento. Non si è mai logorato quel rapporto, facevamo tante battute, sono diventato amico di Pier Silvio e lui mi ha sempre trattato come secondo padre. Quando è stato ricoverato in ospedale mi ha chiamato perché voleva fare degli scambi Milan-Monza ed è stato divertente», ha proseguito Maldini.

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