L’elogio del quotidiano alla stagione del tecnico italiano del Real Madrid: “Non ha remore nel parlar di scelte difensive e non perde mai di vista l’obiettivo principale: vincere”

Il Fatto Quotidiano elogia Carlo Ancelotti, l’italiano vincitore di un’altra Liga con il Real Madrid e finalista di Champions League contro il Borussia Dortmund. Per capire il valore dell’allenatore e dell’uomo, il quotidiano si affida alle parole dei colleghi di Ancelotti, italiani e non. Ma scrive anche il perché Ancelotti è cosi amato soprattutto dai suoi avversari.
Non è considerato un caposcuola come Sacchi e Guardiola, ma Ancelotti ha creato la sua scuola
Scrive il Fatto:
La conquista della Liga in netto anticipo e l’approdo alla finale di Champions contro il Borussia Dortmund hanno aggiunto non solo una nuova porzione di gloria, ma hanno rilanciato il dibattito sul proprietario del sopracciglio più famoso del mondo. Standing ovation per l’allenatore (i risultati, 28 trofei conquistati in carriera, sicuramente aiutano) e per l’uomo (e questo è invece un aspetto meno scontato).
Carlo si sottrae al dibattito tra “giochisti” e “risultatisti”. Roba da Guelfi e Ghibellini, molto social, molto urlata. Ancelotti vola alto sopra la discussione, per una semplice ragione: le sue squadre offrono un calcio con diverse tonalità, senza perdere mai di vista l’obiettivo principale. Vincere. E non ha remore nel parlare, in certe situazioni, di scelte difensive. Chiamasi, tutto ciò, onestà intellettuale (ipocriti, semmai, sono quelli che vorrebbero far credere che i risultati non contano).
Non è considerato un caposcuola come Sacchi e Guardiola, indicati come i tecnici che hanno prodotto una rivoluzione, ma ha creato la sua scuola, personale: un mix di gioco, gestione, esperienza e saggezza, dove il fattore umano e le sue origini “contadine” sono la strada maestra. Ancelotti sa controllare le emozioni, ma non si vergogna di mostrare i sentimenti. Non trattenne le lacrime nel minuto di silenzio dedicato a Diego Armando Maradona. E chi piange, dicono gli esperti, è emotivamente più forte.