Allegri, il vice Landucci sulla sua permanenza alla Juve: «Non credo» (VIDEO)
Landucci è stato ripreso mentre rispondeva alle domande di alcuni tifosi sul futuro di Allegri

Db Torino 17/03/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Genoa / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Landucci, vice allenatore di Allegri, ha parlato con alcuni tifosi all’esterno dell’hotel Parco dei Principi. In merito alla permanenza di Allegri alla Juventus, Landucci ha risposto così: «Non credo».
👀🎥 “Non credo”: #Landucci risponde così ad un tifoso all’esterno dell’hotel Parco dei Principi sulla permanenza sua e di #Allegri alla #Juventus pic.twitter.com/5GDDf4nRZ8
— JuventusNews24.com (@junews24com) May 15, 2024
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Il sorriso in conferenza stampa Massimiliano Allegri lo mostra sempre. Dice ai cronisti «di pazientare altri dieci giorni». Nel mezzo c’è una finale di coppa Italia che è il piatto forte della stagione. E le ultime gare di campionato, la prima a Bologna, e la seconda in casa, contro il Monza. Il 26 maggio è la data cerchiata in rosso nell’agenda di Max. Solo quel giorno scoprirà la verità sulla prossima stagione. «Pazientate altri dieci giorni, cosa volete che siano» sorride ai cronisti. Quel giorno lì, o al massimo l’indomani, dovrebbe essere esonerato.
Nell’attesa, Allegri continua ad avere la solita postura aziendalista. Mai un’uscita fuori posto, mai una dichiarazione contro la società. Eppure – racconta chi frequenta la Continassa – la situazione da mesi è «fuori controllo». Non è per niente un mistero che i rapporti tra Max e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli non siano idilliaci. Diciamola cruda: i due nemmeno si parlano. A inizio stagione avrebbero stretto un patto di non belligeranza, consapevoli che a giugno le strade si sarebbero separate. Max ha vissuto male l’arrivo di Cristiano e quest’ultimo ha lavorato fin dal primo minuto alla costruzione di un’alternativa autorevole e internazionale da proporre ai vertici societari. Il clima è via via peggiorato. Il mercato invernale non ha tenuto minimamente in considerazione dei suggerimenti del tecnico. Che ha saputo solo dal suo amico Galliani dell’incontro tra Galliani appunto e Giuntoli per il portiere del Monza Di Gregorio.
La freddezza tra i due e la mancanza di rotta è finita a cascata addosso ai giocatori. I quali, quando ancora erano alle calcagna dell’Inter, si sono sentiti abbandonati, senza una guida, come se dovessero lottare da soli contro tutti. Una domanda frequente tra i leader dello spogliatoio è stata più o meno questa: «Come facciamo a lavorare se nessuno conosce cosa succederà a fine stagione?». Avevano capito che Allegri era finito su un binario morto e qualcuno, tra i calciatori, se n’è approfittato. Il girone di ritorno della squadra è stato da incubo. Tra i giornalisti l’affollatissima tribuna anti-Allegri ne ha approfittato per sparare a zero su di lui.