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Mancini e il topo non interessano a nessuno, mica come Acerbi (Damascelli)

Bella gente in Nazionale. La Federcalcio ha avviato la solita indagine, si prospetta una multa, forse una breve squalifica, poi tutto sarà dimenticato

Mancini e il topo non interessano a nessuno, mica come Acerbi (Damascelli)
Dc Roma 06/04/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Lazio / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Gianluca Mancini

Sulla prima pagine del Giornale, Tony Damascelli commenta i festeggiamenti di Mancini sotto la Curva dopo la vittoria del derby. Il giornalista nota che il caso interessa molto poco. Non come la vicenda Acerbi (difeso da Spalletti).

La provocazione rozza appartiene allo stile di Mancini

Scrive Damascelli sul Giornale:

Bella gente a casa Italia. Luciano Spalletti convoca Acerbi ma lo rimanda a casa perle note storie
di insulti razzisti o sedicenti tali. E chi chiama al posto dell’interista? Mancini Gianluca, un gentiluomo che, concluso il derby romano con un feroce gol di testa, ha provveduto a celebrare la vittoria sventolando una bandiera biancazzurra della Lazio su cui stava disegnato un topo, effigie che riassume l’idea graziosa che i tifosi romanisti riservano ai loro rivali, usciti dalle fogne e in fuga frettolosa verso le stesse. Dovrei dedurre che Dio li ha fatti e il calcio li accoppia, se non si tratta di parole screanzate è pur sempre roba canagliesca, in entrambi i casi sono poi arrivate le scuse, comode, puntuali e tartufesche.

Non vedo, tuttavia, indignazione, raccolte di firme e appelli, se il colore della pelle provoca fastidi tra gli analfabeti o candide anime, come quella di Acerbi, la provocazione rozza appartiene allo stile di Mancini che debbo presumere non abbia tra i suoi riferimenti le opere di Steinbeck, il quale non gioca in nessuna squadra ma è stato l’autore di Uomini e topi. La Federcalcio ha avviato la solita indagine, si prospetta una multa, forse una breve squalifica, poi tutto sarà dimenticato. Suggerirei al romanista la visione di un buon film: il ratto delle Sabine. Sia chiaro, gentile Mancini, ratto nel senso di rapimento“.

Rischia gli Europei per la bandiera laziale col topo (Libero)

Mancini rischia gli Europei per la bandiera laziale col topo. Lo scrive il quotidiano Libero.

L’episodio più inquietante si è verificato al termine della partita allorché il match-winner e simbolo della Roma, Gianluca Mancini appunto, ha pensato di festeggiare sotto la curva sventolando una bandiera laziale che presentava, al centro, un ratto. Si, proprio una topaccia da fogna in segno di chiaro spregio verso i biancazzurri, giusto per peggiorare la situazione.

Mancini, ora, rischia grosso: come giocatore di interesse azzurro, vede sicuramente diminuire le possibilità di essere convocato per l’Europeo visto che Spalletti ha più volte sottolineato che per far parte della spedizione servono valori tecnici ma anche morali, in un giocatore che indossa la maglia azzurra. È in arrivo una sanzione federale: Mancini potrà essere multato (quasi certo) o squalificato (probabile), in quest’ultimo caso anche da subito se l’arbitro ha scritto tutto nel referto del derby. E non vediamo come non possa averlo fatto.

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