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Luis Enrique su Mbappé: «Finché le parti non si esprimono, resterò in silenzio. Poi sarà il momento di parlare»

Il tecnico del Psg dopo la vittoria con il Lione ha parlato ai microfoni di RMC Sport, soffermandosi anche sul futuro di Kylian Mbappé

Luis Enrique su Mbappé: «Finché le parti non si esprimono, resterò in silenzio. Poi sarà il momento di parlare»
Paris Saint-Germain's coach Luis Enrique looks on from the bench before the friendly football match between France's Paris Saint-Germain and Japan's Cerezo Osaka at Nagai Stadium in Osaka on July 28, 2023. (Photo by PAUL MILLER / AFP)

Il tecnico del PSG, Luis Enrique, reduce dal successo contro il Lione che ha avvicinato ulteriormente i parigini al titolo di campioni di Francia, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni, ai microfoni di RMC Sport, soffermandosi anche sul futuro di Kylian Mbappé, ormai giunto ai suoi ultimi mesi con la maglia del club transalpino prima di passare al Real Madrid. Un curioso intreccio considerando che, al netto delle semifinali ancora da giocare, Mbappé e il Real potrebbero scontrarsi proprio in finale di Champions League

Luis Enrique su Mbappé

Quali sono le tue ambizioni nelle tre competizioni a cui stai ancora gareggiando?

«Penso che il giorno della mia presentazione abbiamo parlato molto chiaramente di essere in corsa per tutti i trofei. Siamo ancora in corsa. Siamo molto ben piazzati in ogni competizione. Possiamo vincere tutto».

Dopo il Barcellona hai detto che Kylian Mbappé era stato un leader. È mai stato mentalmente disconnesso dalla squadra prima di questa partita?

«Quello che ho visto o non visto resta nello spogliatoio e queste sono le conversazioni con i giocatori».

Dopo il Dortmund in semifinale, preferiresti affrontare il Real Madrid o il Bayern Monaco in finale di Champions League?

«Dobbiamo innanzitutto eliminare la prima squadra del nostro girone, il girone della morte, dove tutti giocavano per la sopravvivenza. Noi e il Dortmund ci siamo qualificati. Sono sicuro che il Dortmund abbia la nostra stessa speranza e voglia di raggiungere la finale. Ne riparleremo se arriviamo alla finale, cosa che spero. Questa semifinale sarà molto difficile ed emozionante».

I tuoi risultati attuali costituiscono una vendetta personale, soprattutto dopo alcune critiche mediatiche?

«Non leggo niente, zero. Sono dodici anni che alleno. Sono stato attaccato, diffamato. Lascio che continuino. I cani possono abbaiare, continuiamo il nostro lavoro».

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