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Lucci, l’ultrà del Milan amico di Salvini: “Addio Pioli, il cambio dell’allenatore è doveroso”

Il capo ultras su Instagram: “Milan noioso, privo di gioco, confuso, inadeguato ed impreparato. Finite questa stagione con professionalità”

Lucci, l’ultrà del Milan amico di Salvini: “Addio Pioli, il cambio dell’allenatore è doveroso”

Lucca Lucci, capo della Curva Sud Milan, su Instagram ha praticamente dato l’addio a Pioli. Lucci è “famoso” per aver scattato alcune foto con il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini.

“Caro Mister, è ormai doveroso il cambio di allenatore”

Il capo ultras sul social network ha scritto:

Caro Mister,

Desidero fortemente ricordarti come l’artefice di uno dei più bei scudetti della storia del Milan, ma poi si arriva al punto in cui inesorabilmente le strade si debbano dividere e direi che tutti noi tifosi abbiamo aspettato anche fin troppo! Non sono certo uno di quelli che punta il dito sul singolo, perché è evidente a tutti che le colpe per un’annata del genere sono da dividere su più fronti! Non può certo essere un secondo posto a gratificarci e renderci orgogliosi del nostro Milan, perché se per la Champions vale l’alibi di aver affrontato un girone di ferro, va altresí riconosciuto che Coppa Italia ed Europa League erano obiettivi alla portata su cui poter puntare fortemente.

Conti alla mano a questo punto il cambio dell’allenatore è ormai doveroso dinanzi ad un Milan da tempo noioso, privo di gioco, confuso, inadeguato ed impreparato specie nelle partite decisive, altalenante e chi più ne ha più ne metta, un Milan che ha bisogno di un cambio di rotta, di nuovi stimoli e soprattutto di ritrovare il gioco ormai da tempo smarrito!

Ora lunedì arriva un derby che darebbe alle merde un significato particolare nella vittoria della loro stella di cartone, dopo una stagione piatta, con un scudetto mai in discussione e mai combattuto (da noi in primis) privo totalmente di fascino e conquistato ormai da mesi.

Non c’è nessuna festa da rovinare o vittoria da impedire perché i giochi sono fatti da tempo, per noi cambierà ben poco perché il Derby, cartone o no, ha sempre un’importanza suprema, ma se da una parte il risultato conterà per lo smacco che desiderano infliggerci, da parte nostra ci deve essere la fottuta voglia di portare a casa la stracittàdina che ormai da troppo tempo manca!

Finite questa stagione con la professionalità che dovrebbe contraddistinguere ogni professionista, ma di certo la tifoseria ad oggi non deve più attendere nessuna risposta! Ora attende fatti da un società cui va riconosciuto certamente di aver fatto importanti investimenti la scorsa estate (dimenticandosi del reparto più importante purtroppo) ma a cui va però imputato un immobilismo sia durante la stagione sia soprattutto nel mercato di riparazione, che ha fatto si che quest’annata scivolasse via nel più totale anonimato nonostante fossero palesi i problemi di rosa e di gioco! Sempre Forza Milan“.

 

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Il capo ultrà della Curva Sud del Milan, Luca Lucci, a processo con rito immediato per traffico di droga

Processo con rito immediato. Lo ha disposto il gip di Milano per il capo ultrà della Curva Sud milanista Luca Lucci, arrestato a dicembre per traffico di droga, tra hashish, marijuana e cocaina.

Lucci è ormai famoso per una foto che lo ritrae con Matteo Salvini ma anche per i numerosissimi precedenti penali, tra cui, il più doloroso, riguarda il coinvolgimento nel suicidio di Virgilio Motta, un tifoso dell’Inter che il 15 febbraio 2009 era a San Siro con la figlia e altri bambini e ne uscì senza un occhio. Perse il lavoro, non fu mai rimborsato dei danni, e finì per togliersi la vita tre anni dopo. Il colpevole di quell’aggressione era, appunto, Lucci.

Il gip oggi ha accolto l’istanza di processo con rito immediato, dunque senza udienza preliminare, per lui e altre sette persone finite alle misure cautelari insieme a lui (di cui altre due in carcere). Il processo inizierà ad aprile, ma gli imputati potranno prima chiedere i riti alternativi, come l’abbreviato.

Dalle indagini è emerso che Lucci era «al vertice dell’organizzazione», che pianificava «l’attività illecita senza mai partecipare attivamente», ma «impartendo direttive attraverso il software Encrochat, installato su un telefono cellulare» con «utenza telefonica olandese».

Come scritto nell’ordinanza del gip, di cui Calcio e Finanza riporta alcuni stralci, Lucci, che sul sistema criptato di chat aveva il nickname “belvaitalia”, per la «posizione di vertice» che ricopriva «nel traffico illecito» avrebbe intrattenuto «le relazioni con i narcotrafficanti esteri» in Brasile e in Marocco.

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