A dieci mesi dalla sue esperienza a Marsiglia, il croato non è cambiato, né la sua visione del calcio. Chissà se Guendouzi ha avvertito i compagni

L’Equipe si è accorto dell’arrivo di Tudor alla Lazio. In Francia ricordano ancora la sua esperienza a Marsiglia dove non è riuscito ad entrare in sintonia con i giocatori. Guendouzi, che allora giocava al Marsiglia, decise di andare via pur di allontanarsi dal tecnico croato.
“Chissà sa se Guendouzi abbia avvertito i suoi compagni prima del primo allenamento di Igor Tudor con la Lazio, dieci giorni fa, o se il gruppo abbia scoperto i suoi metodi del croato senza riuscire a rinfrescarsi durante l’allenamento“.
Tudor non è cambiato, alla Lazio è tornato ad imporre le sue idee
Scrive l’Equipe:
“Dieci mesi dopo la sua partenza da Marsiglia, Tudor non è cambiato, né la sua visione del calcio, e non ha perso tempo nell’imporre le sue idee forti, con una immediatezza e un ritmo che avevano sconvolto alcuni nello spogliatoio del Marsiglia“.
Il quotidiano ricorda che Tudor era stato accostato anche al Napoli. Ma De Laurentiis non riuscì a trovare l’accordo anche per divergenze proprio sul modulo tattico. Alla Lazio però Tudor può tornare a fare il suo lavoro con i suoi metodi.
“Tudor sta scoprendo i suoi giocatori, troppo spesso deludenti negli ultimi mesi, circondato da uno staff diverso da quello che aveva a Marsiglia ma dove c’è Giuseppe Maiuri, fidato videoanalista. E il programma è cambiato rapidamente, con il ritorno a due allenamenti giornalieri, alle 11, poi alle 17, e montaggi video indirizzati individualmente a ciascun giocatore per evitare sessioni di gruppo troppo lunghe. Il croato ha parlato con Ciro Immobile, che sta attraversando una stagione difficile (solo 6 gol in Campionato), e si affiderà quindi a Guendouzi, con il quale il rapporto non è sempre stato semplice a Marsiglia“.
«Il modulo è importante ma non come molti pensano. Sono qui da poco, ci vuole pazienza»
La prima conferenza stampa di Tudor da allenatore della Lazio. Domani alle 18 all’Olimpico si gioca Lazio-Juventus. Le parole del nuovo tecnico biancoceleste riportate da Tuttomercatoweb.
Che segnali ha avuto dalla squadra? Come sono tornati i nazionali?
«Sono tornati tutti senza acciacchi e questo è importanti. Il problema è che sono arrivati tardi e abbiamo lavorato poco. Con gli altri abbiamo lavorato bene in 6-7 allenamenti. I ragazzi hanno avuto la giusta applicazione e voglia. La squadra deve essere lo specchio dell’allenatore, ci vuole però tempo e pazienza per trasformare questa Lazio. Sono qui da poco. Ci provo a farlo in fretta, ma non sarà perfetta la squadra, ma lavoreremo».
Sono tre partite decisive, si gioca tutto la Lazio…
«Non esistono partite della vita, è tutta un’esagerazione, è tutto fumo. Sono partite. A me interessa la squadra, prepararla bene, oggi voglio caricarla. Questo appartiene a me. Il resto è tutto fumo».