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Stramaccioni: «La tattica del Napoli nel gol di Raspadori è vincente, guadagni vantaggio sul difensore»

Alla Gazzetta: «Devi conoscere che tipo di rincorsa prende il tuo compagno rigorista, altrimenti perdi velocità».

Stramaccioni: «La tattica del Napoli nel gol di Raspadori è vincente, guadagni vantaggio sul difensore»

Andrea Stramaccioni ha parlato alla Gazzetta dello Sport di Napoli-Juventus, in particolare dell’azione che ha portato al gol di Raspadori: la difesa bianconera schierata al limite dell’area e, qualche metro più dietro, i calciatori azzurri che prendono la rincorsa. Anche Dimarco contro l’Atalanta ha sfruttato questa tattica, segnando uno dei quattro gol rifilati alla squadra di Gasperini. L’intervista è di Salvatore Malfitano.

Siamo di fronte a una nuova tendenza? È davvero la soluzione migliore prendere la rincorsa fuori area sui rigori per aggredire la respinta?

«Arrivare in corsa dal limite dell’area permette al giocatore di guadagnare un vantaggio in relazione all’avversario, ma non permette un rilevante cambio di direzione. Quindi devi essere fortunato che la palla venga respinta nella luce metrica di dove scatti, cosa che invece può fare chi parte da fermo: decidere in che direzione scattare sulla respinta. Perciò, è assolutamente micidiale e vincente dividersi gli spazi come ha fatto il Napoli, poiché ovunque andrà il pallone ci sarà qualcuno in grado di prendere la respinta e lo conferma il fatto che sulla palla siano arrivati in tre».

Quanto ha influito in questo cambiamento la supervisione della Var che assicura la corretta partenza dei giocatori?

«La Var ha cambiato il nostro sport, ancora di più ogni dettaglio viene studiato a tavolino e nei minimi termini, perché tutti sanno che ogni cosa sarà rivista e analizzata al millimetro».

Crede che diventerà un modo di fare comune di tutte le squadre?

«Come tutte le cose è una strategia, fatta bene, e coinvolgendo diversi giocatori come spiegavo prima, occupando tutta la luce della porta, diventa molto difficile da contrastare».

Napoli, l’azione che ha portato al gol di Raspadori: Da allenatore come si lavora?

«È una questione di tempismo, devi conoscere che tipo di rincorsa prende il tuo compagno rigorista, altrimenti perdi velocità e rischi di dover interrompere la corsa o andare oltre la linea prima che calci».

In che modo i difensori possono ovviare a questo cambiamento?

«Partendo insieme all’avversario ma leggermente davanti a lui, esattamente come fosse un calcio di punizione, ovviamente sprovvisto di fuorigioco. Prendendosi due vantaggi: cioè quello di scattare per primo e il secondo quello di intralciare in maniera regolare la sua corsa».

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