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Il Napoli è stato spesso uno spettacolo secondario rispetto all’irascibile De Laurentiis (The Athletic)

Il noto giornale sportivo riavvolge il nostro dell’annus horribilis e ripercorre tutte le performance del presidente (aggressione compresa)

Il Napoli è stato spesso uno spettacolo secondario rispetto all’irascibile De Laurentiis (The Athletic)
Mg Barcellona (Spagna) 12/03/2024 - Champions League / Barcellona-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

In un dettagliato articolo, a firma James Horncastle, The Athletic racconta la stagione del Napoli post-scudetto, fino alla sconfitta contro il Barcellona in Champions League. Comincia definendo De Laurentiis irascibile e prosegue con una dettagliata descrizione della performance del presidente.

Il Napoli post-scudetto: l’ “annus horribilis” con protagonista De Laurentiis

L’irascibile proprietario del Napoli, Aurelio De Laurentiis, sarebbe dovuto essere al settimo cielo, la sua squadra stava per vincere il campionato dopo 33 anni. Tuttavia, non è riuscito a superare l’eliminazione dalla Champions League ai quarti di finale contro il Milan, anche se il Napoli non era mai andato così lontano nella competizione.

Prosegue ricordando che

L’incantesimo del Napoli si è rotto poco dopo.

Ricorda la separazione con Spalletti, le cessioni di Kim e Lozano, la permanenza di Kvara e Osimhen.

Contro il Barcellona si è visto tutto ciò che rimaneva di una stagione sgangherata. Il Napoli è settimo in Serie A, a 31 punti dalla capolista Inter. La qualificazione alla Champions League è in serio dubbio. E’ uscito dalla Coppa Italia contro il Frosinone 4-0, almeno la Champions League avrebbe potuto salvare la faccia. Purtroppo, ha perso l’occasione contro un Barcellona senza centrocampo. E hanno perso l’opportunità di una generazione che avrebbe dovuto essere in grado di andare in fondo alla competizione. 

Athletic sottolinea l’errore di Lindstrom (costato 25 milioni) a Barcellona, la mancata esplosione di Natan il sostituto di Kim. E ovviamente i tre allenatori.

Il finale è tutto dedicato a De Laurentiis.

Troppo spesso, la squadra è stata uno spettacolo secondario (sideshow) di De Laurentiis. Che in questa stagione ha delineato le sue idee di ‘superlega’ – e Bernd Reichart, l’amministratore delegato di A22, si è seduto accanto a lui all’andata contro il Barcellona. De Laurentiis ha attaccato il nuovo accordo tv della Serie A e sta negando le interviste a Dazn. Lunedì, ha allontanato uno dei suoi giocatori, Matteo Politano, da un’intervista a Sky Italia e ha spinto un cameraman. Martedì, ha reagito alla notizia che il suo vecchio allenatore Maurizio Sarri si era dimesso dalla Lazio dicendo: «Dimettersi è troppo facile. Le dimissioni sono da perdenti».

Prosegue Athletic:

De Laurentiis aveva schernito la Juventus sulla prospettiva di non partecipare al Mondiale per club della Fifa, ma a ridere per ultima è stata la Vecchia Signora. L’eliminazione di martedì esclude il Napoli dal torneo e dal montepremi.

Si potrebbe sostenere che De Laurentiis si è guadagnato il diritto di fare ciò che vuole. Ha salvato il club dalla bancarotta e lo ha portato a uno scudetto, vincendo altri trofei lungo la strada, ma questa stagione è stata un annus horribilis.

L’ultima squadra che ha allestito ha avuto la possibilità di cambiare la storia del club in Europa. La scorsa stagione, sono stati sfortunati a non andare oltre. In questa stagione, sono stati fortunati a prendere il Barcellona in un momento di transizione. Non sono riusciti a capitalizzare la fortuna.

 

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