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Da campione a fallito, le vie dei calciatori per la bancarotta sono infinite (El Mundo)

Gli esperti al giornale spagnolo: “Guadagnano troppo da giovani e poi più nulla, non è necessario essere sciocchi per finire male”

Da campione a fallito, le vie dei calciatori per la bancarotta sono infinite (El Mundo)
1996 archivio Image Sport / Calcio / Glasgow Rangers / Paul Gascoigne / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Mica sono tutti come Pippo Maniero, che invece di sperperare gli stipendi da calciatore in Ferrari, se li è messi da parte e ora vive di rendita. La storia del calcio è anche una storia clamorose bancarotte e di dolorosi fallimenti. George Best spendeva tutto in macchine, donne e alcol. Gascoigne ha confessato di essere un homeless, ormai. L’ultimo caso è quello di Cafu, il “pendolino” brasiliano di Roma e Milan, costretto a mettere all’asta la sua casa, la seconda proprietà in meno di un anno, a causa dei debiti dopo il fallimento della sua agenzia di rappresentanza nel 2019. Deve ai creditori più di 3,5 milioni di euro. Il Mundo ne ha parlato con Ignacio Chinarro, direttore economico-finanziario dell’Associazione dei calciatori spagnoli.

La rovina di un calciatore è la combinazione di diverse decisioni sbagliate, fanno una carriera che genera tanti soldi in poco tempo e poi bisogna cercare di farla durare”.

Le chiavi dei problemi finanziari dei calciatori sono l’età in cui generano il loro reddito, normalmente tra i 20 e i 30 anni, l’ambiente che li circonda e, dopo il ritiro, la drastica diminuzione del reddito che produce. “Vengono da noi a tutte le età, per ottenere strategie professionalizzate non è mai troppo presto. Prima inizi, più andrai lontano”, dice Javier Arizmendi, ex calciatore del Maiorca e del Deportivo de la Coruña e oggi consulente finanziario del sindacato.

Arizmendi sa che la vita di un calciatore è una “bolla”: “Durante gli anni calcistici acquisisci un tenore di vita a cui non vuoi rinunciare. Può essere difficile da digerire, dato che le entrate sono chiuse e il rubinetto delle uscite rimane aperto. Possono esserci anche investimenti falliti…”.

I calciatori sono solitamente una fonte di reddito a cui si rivolgono familiari e amici per ogni tipo di attività. “Se non hai soldi nessuno ti chiede di investire, ma se hai soldi ti chiamano da tutte le parti per farlo e devi farlo bene. Avere un buon ambiente attorno aiuta a prevenire che queste cose accadano, anche se non è necessario essere degli sciocchi per andare in bancarotta. È un ciclo di reddito molto atipico e bisogna saperlo ottimizzare”, conclude Arizmendi.

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