Il doppio incarico è una forzatura a certi livelli. L’identità del Napoli è stata distrutta dalle scelte psichedeliche di De Laurentiis

Calzona è stato superficiale nell’approccio all’Atalanta di Gasperini. Lo scrive il quotidiano Libero con Claudio Savelli.
Tutti sanno come gioca l’Atalanta, eppure ogni tanto capita qualcuno che non ci capisce niente. Stavolta è il Napoli e non è un caso. Calzona ha avuto pochi giorni per preparare la partita, a conferma che il doppio ruolo è una forzatura a certi livelli – e non è che per uno si può spostare tutto un campionato o le nazionali di tutto il mondo. Il motivo per cui il Napoli crolla è che non prende contromisure all’Atalanta. Se tutti gli altri, da ormai otto anni, modificano qualcosa quando affrontano Gasperini, un motivo ci sarà. Calzona è stato superficiale in questo caso, anche se, nel poco tempo che ha, deve ricostruire una base di gioco e di identità che è stata distrutta dalle scelte psichedeliche di De Laurentiis e dei due allenatori, Rudi Garcia e Mazzarri, fermi allo scorso decennio per idee, modi di fare e allenamenti.
Calzona nega che la sosta abbia influito
Il tecnico del Napoli, Francesco Calzona, ha parlato in conferenza stampa dopo la partita contro l’Atalanta
Il pubblico ha contestato per la prima volta.
«Quando perdi in casa 0-3 devi sopportare anche la contestazione legittima che non ci hanno mai contestato fino ad oggi. La vicenda Juan Jesus non ha condizionato la prestazione della squadra»
Involuzione come la spiega?
«Ci manca solidità, siamo fragili quando non abbiamo palla. Non facciamo reparto, rincorriamo gli avversari e non va bene. Con l’Inter siamo stati più solidi, contro queste squadre e non sei solido diventa difficile»
Non c’è entusiamo?
«No, la squadra ha provato a rimontare fino al 90′. Una squadra che non ha entusiasmo non crea 4 palle gol nitide, ma c’è confusione. Creiamo non per organizzazione ma per occasioni causali»
La Nazionale ha influito?
«Ho già parlato di questa situazione. Allenare una Nazionale e un club si può fare solo in determinati momenti come questo. Si lavora prettamente sul lato fisico perché ti mancano i giocatori durante le soste. Ti concentri sulla condizione, così è stato in questo caso»
Possibilità europee del Napoli?
«La Champions è lontana, bisogna essere onesti. Per il resto siamo ancora in gioco ma bisogna vincere ed essere solidi»
Questo gruppo ha dentro la forza per riuscire a fare quello che non ha ancora fatto in questa stagione?
«Dobbiamo trovare la forza di fare quello che fino ad ora non abbiamo fatto. Se non tiriamo fuori l’orgoglio abbiamo fallito, io e i ragazzi. Dobbiamo portare rispetto per questa città, dobbiamo tutti fare di più e chiudere la stagione in modo dignitosa. Altrimenti è un fallimento”.