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Mazzarri ha rivitalizzato Kvara: «Palla al 77 e speriamo che ci pensi lui» (Gazzetta)

Con Mazzarri, che ha riportato indietro l’amato orologio, le cose sono migliorate per l’attaccante georgiano che aveva subito il periodo Garcia

Mazzarri ha rivitalizzato Kvara: «Palla al 77 e speriamo che ci pensi lui» (Gazzetta)
Db Napoli 03/12/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Khvicha Kvaratskhelia-Matteo Darmian

Kvara ha subito sicuramente il tentativo Garcia al Napoli, scrive la Gazzetta dello Sport. L’attaccante georgiano del Napoli non ha brillato in avvio di stagione, sicuramente non come nello scorso campionato dove aveva acceso la luce. Ma con l’arrivo di Mazzarri qualcosa sembra obiettivamente cambiato. 

Mazzarri ha rivitalizzato Kvara

“Con Mazzarri, che ha riportato indietro l’amato orologio, le cose sono migliorate. Il georgiano si accentra solo alla ricerca d’imprevedibilità, ma la squadra è tornata ad assisterlo. Domenica: 10 duelli vinti, 6 dribbling a segno. Un bollettino di salute. Ma anche nei momenti più bui della stagione, Kvara è stato la luce, come dimostrano i 1074 palloni giocati, ben 200 in più (876) del felice campionato scorso.

Lettura: «Palla al 77 e speriamo che ci pensi lui». Altri numeri invece testimoniano la sofferenza stagionale, quelli dei tiri, soprattutto. Il georgiano ha fatto un tiro in porta in più (23) del torneo scorso (22), ma provandoci una ventina di volte in più (74-53). La mira si è appannata un filo, ma non l’arte di liberarsi al tiro. Finora nessuno in Serie A ha scagliato più palloni verso un portiere” .

A sofferto la gestione Garcia

“Kvara ha sofferto il down da post-trionfo e il fallito trapianto tecnico di Garcia. In più, di personale, ha pagato il calo dell’effetto sorpresa che è stato il suo turbo nella stagione tricolore. Ora lo conoscono e lo aspettano. Il primo gol in campionato, all’Udinese, il 27 settembre, è arrivato dopo 192 giorni di digiuno. Il georgiano è stato il più penalizzato, con Lobotka, dalla riforma Garcia. Le verticalizzazioni immediate, imposte a una squadra nata per palleggiare, tagliavano fuori entrambi e li costringevano a vivere di seconde palle. Kvara doveva avvicinarsi ad Osimhen e staccarsi dalla fascia, cioè dalla sua confortevole prateria di dribbling”.

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