La telecamerina sarà montata sul petto del direttore di gara. Esperimento pilota in Serie C. Già utilizzata nel basket

In tv la partita con gli occhi dell’arbitro: arriva la referee cam. Ne scrive oggi Repubblica.
Il Grande Fratello televisivo fa invasione di campo e per riuscire nel suo intento usa un operatore involontario e perfetto. L’occhio di una nuova, ennesima telecamera si nasconderà ora sul corpo dell’unico protagonista di una partita di calcio che non può che essere sempre al centro dell’azione. La Serie C sta lanciando, primo campionato calcistico d’Europa a farlo, la sperimentazione della Referee Cam, una telecamera collocata sul petto dell’arbitro in grado di riprendere fasi di gioco e di fare da nuovo punto di vista del racconto di una partita.
Il basket ci è arrivato prima: nello scorso week-end, durante la Final Eight di Coppa Italia (semifinali e finali) hanno fatto la loro comparsa microcamere collocate all’altezza dell’occhio destro dell’arbitro. Alcuni momenti di gara e diversi replay, in onda su Dazn, erano frutto di riprese fatte direttamente dal direttore di gara. Riuscita non perfetta, a dir la verità, immagini mosse, ma vere, incredibilmente realistiche.
La telecamera sarà collocata sul petto del direttore di gara e assicurata con un’apposita imbracatura: ma solo nel pre partita e fino all’ingresso in campo. Le immagini andranno in onda in diretta su Sky e Now. «Può portare solo benefici» spiega il presidente della Lega Pro, Matteo Marani.
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Come va questa caccia all’uomo? Ti hanno trovato?
“No, non mi hanno ancora trovato, è una ricerca incessante che prosegue su vari fronti. Si fanno diversi nomi, c’è più di un sospettato, ma sono ancora qui libero di parlare e dire quello che secondo me non va nel mondo degli arbitri”.
Durante l’ultima giornata ci sono stati altri errori?
“Purtroppo sì, in Napoli-Verona c’è un evidente fallo da rigore per intervento di Cabal che con la sua gamba destra colpisce la gamba destra di Kvarathskelia prima di toccare il pallone. Tecnicamente l’azione è da inquadrare in due fasi: è nella prima fase che scatta la punibilità, perché il difensore crea un danno all’attaccante. Il fatto che nella seconda fase il difensore tocchi anche il pallone non è rilevante ai fini del decretare o no il calcio di rigore. Qui l’arbitro valuta erroneamente il contatto come non falloso, ma inspiegabilmente anche il VAR non interviene. Eppure, le immagini sono chiare e inequivocabili”.
Quest’anno possiamo dire il Napoli non sia molto fortunato con gli arbitri?
“Sì, in effetti il Napoli ha avuto una serie di episodi sfavorevoli in questo senso”.
Ha ragione De Laurentiis
Fa bene De Laurentiis a lamentarsi?
“Fa bene, non gli si può dire nulla, ma fino ad adesso le sue lamentele non hanno portato a molto. È vero che dal 2020 sono cambiati gli uomini, e c’è anche un minimo di trasparenza in più perché almeno a fine partita sappiamo che voto abbiamo preso dagli osservatori. Però il sistema è rimasto sostanzialmente lo stesso e il 90 per cento delle critiche che Marelli faceva nel 2020 sono attualissime anche adesso. Finché l’AIA non avrà l’indipendenza economica dalla FIGC e finché sarà tutto in capo a una sola persona, che oggi è il presidente, senza una vera divisione dei poteri e possibilità di critica, ci saranno sempre tanti problemi”.