ilNapolista

Gli sfottò dei tifosi del Milan ai napoletani, da Geolier fino al razzismo

Due striscioni che potrebbero costare una multa: “Milan-Napoli: no alla tessera, sì al passaporto”, e “Com’è andato il viaggio stasera? Coda in frontiera?”

Gli sfottò dei tifosi del Milan ai napoletani, da Geolier fino al razzismo

Brutta sera quella di ieri a San Siro per il Napoli e decisamente brutta anche per i tifosi azzurri che si sono visti accolti da alcuni cori all’ingresso dello stadio  da parte dei tifosi del Milan che cantavano “Vincerete Sanremo”. Uno sfottò he nasce dopo il caos nato a Sanremo in occasione della presenza di Geolier che si è classificato secondo, ma è stato protagonista indiscusso delle 5 serate attirando anche critiche.

Nella serata delle cover il rapper napoletano si era classificato primo e non era stato apprezzato dalla platea dell’Ariston. La sua performance, con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio, aveva vinto davanti alla figlia ad Angelina Mango (la figlia di Mango), Annalisa, Ghali e Alfa. Il pubblico avrebbe voluto la vittoria di Angelina Mango e ha sonoraamente fischiato il rapper napoletano che si è esibito con Luchè, Gigi D’Alessio e Guè. Secondo alcuni il risultato del voto congiunto della sala stampa, televoto e voto delle radio, mette una seria ipoteca sulla vittoria finale.

Milan-Napoli, gli striscioni

Ma non si sono fermati qui. Appena cominciata la partita tra Milan e Napoli sugli spalti infatti è spuntato uno striscione con le parole “ma pecché chiagne?” a firma della Curva Sud Milano. Ancora una volta il riferimento era al rapper napoletano che, dopo i fischi ricevuti venerdì e le critiche, non ha vinto poi nella serata finale. Ma andiamo avanti.  Tra i pezzi pre-partita diffusi negli altoparlanti di San Siro c’è sta anche “La noia” di Angelina Mango, ovvero il pezzo vincitore che ha battuto proprio Geolier.

Purtroppo si è sfociato anche negli insulti veri e propri con due striscioni dal chiaro intento razzista: “Milan-Napoli: no alla tessera, sì al passaporto“, e “Com’è andato il viaggio stasera? Coda in frontiera?”. Due messaggi di discriminazione territoriale, che potrebbe anche costare un’ammenda alla società rossonera per responsabilità oggettiva.

ilnapolista © riproduzione riservata