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Cazzullo e il caso Sinner: per metà degli italiani il fisco non esiste

Sul Corsera. Quasi 20 milioni di italiani non fanno neanche la denuncia dei redditi, è la nazione dove tutto è dovuto

Cazzullo e il caso Sinner: per metà degli italiani il fisco non esiste
Italy's Jannik Sinner makes himself confortable to pose with the Norman Brookes Challenge Cup trophy at the Royal Botanic Gardens following his victory against Russia's Daniil Medvedev in the men's singles final match of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 29, 2024. (Photo by WILLIAM WEST / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --

Cazzullo e il caso Sinner: per metà degli italiani il fisco non esiste.

Aldo Cazzullo, nella sua rubrica sul Corriere della Sera, torna sul caso Sinner (qui la prima puntata subito la vittoria agli Australian Open ma il vicedirettore del Corsera già in passato aveva denunciato la residenza a Montecarlo di Sinner e altri tennisti italiani).

Ringrazio le migliaia di lettori che in questi giorni mi hanno scritto per sostenermi o criticarmi. A naso vi siete schierati metà a metà, segno che la causa non è così impopolare come pensano i colleghi: quasi tutti i numerosi giornalisti intervenuti sul tema mi hanno attaccato.

Cazzullo: immaginate un politico italiano citare Kennedy

Ma in particolare lei, gentile signor Barilaro (che firma la lettera di oggi, ndr), per aver trovato la formula perfetta: «La nazione dove tutto è dovuto».

Immaginate un politico italiano, uno qualsiasi, che in un comizio — non necessariamente in uno dei quartieri dove metà degli abitanti ha chiesto il reddito di cittadinanza — citasse Kennedy: «Ask not what your country can do for you, ask what you can do for your country»; non chiederti quel che il tuo Paese può fare per te, chiediti quel che tu puoi fare per il tuo Paese. Sarebbe inseguito da una massa vociante che nei vari dialetti gli urlerebbe: «Dacci i soldi!».

Ce lo siamo già detti: quasi 20 milioni di italiani non fanno neanche la denuncia dei redditi (e non abbiamo 20 milioni di bambini), quasi 8 milioni non pagano neppure un euro; per metà degli italiani il fisco non esiste. L’Irpef è pagato per il 55% dai lavoratori dipendenti e per il 30% dai pensionati. Questo spiega perché la questione fiscale è sentita da pochi. Eppure non sono pochi ad aver bisogno degli ospedali, delle scuole, dei carabinieri, delle strade statali. Chi le paga? Certo, è tutto dovuto. Ma i soldi da dove arrivano? Dal cielo? Dall’Europa, da cui peraltro qualcuno vorrebbe uscire per finire come l’Argentina di Milei? Ogni Paese ha la sanità, la scuola, la sicurezza, la viabilità che riesce a finanziare. Infatti siamo messi così; e di questo passo non saremo messi meglio

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