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Pozzo fa la vittima del caso Maignan: «Solo 5 razzisti, una persecuzione mediatica»

Risolto il mistero delle pagine anonime comprate sui giornali. C’era il patron dell’Udinese. Eppure il club aveva smentito

Pozzo fa la vittima del caso Maignan: «Solo 5 razzisti, una persecuzione mediatica»
Milano 13/01/2022 - Coppa Italia / Milan-Genoa / foto Image Sport nella foto: Mike Maignan

Erano pagine anonime. Avevamo pensato che le avesse acquistate il Friuli Venezia Giulia. Invece c’era la mano di Gianpaolo Pozzo dietro le pagine pubblicitarie che campeggiavano ieri su alcuni quotidiani nazionali e locali e in cui si dava genericamente voce al popolo friulano ribadendo che “il razzismo non ci appartiene”. Lo ha confessato infine proprio il patron dell’Udinese, al quotidiano Messaggero Veneto. Eppure il club aveva smentito l’iniziativa.

Pozzo fa la vittima del caso Maignan

Pozzo poi rilancia. Sono loro, i friulani, le vere vittime delle offese razziste a Maignan. Un dribbling da fantasista puro: “Il nostro territorio è vittima di un’ingiustizia. Il nostro pubblico si è sempre distinto per il comportamento corretto, non a caso abbiamo ricevuto due coppe disciplina mentre dopo quanto accaduto nella partita con il Milan c’è stata quasi una persecuzione mediatica che reputo sicuramente sproporzionata rispetto ai fatti che hanno coinvolto solo 5 persone su 25 mila che tra l’altro non si sono accorte di nulla”. “Per questo motivo – ha concluso – abbiamo deciso di lanciare un messaggio chiaro contro il razzismo ma non volevamo che a parlare fosse solo l’Udinese e quindi abbiamo deciso di promuovere una campagna anonima, in modo che tutti i friulani potessero identificarsi”.

E quindi ci risiamo: ai razzisti italiani non puoi dire che sono razzisti. Si offendono.

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