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Mourinho: lo spogliatoio lo aveva abbandonato, dopo il derby anche i fidi scudieri (Repubblica)

C’erano stati il tradimento di Smalling («mi ha rovinato la stagione») e i diverbi con Karsdorp. Molti giocatori si sono lamentati con i Friedkin

Mourinho: lo spogliatoio lo aveva abbandonato, dopo il derby anche i fidi scudieri (Repubblica)
(FILES) AS Roma's Portuguese coach Jose Mourinho points ahead of the Italian Serie A football match between AS Roma and Cremonese at the Olympic Stadium in Rome on August 22, 2022. Twenty years after lifting his first European Cup with FC Porto, Jose Mourinho and AS Roma can claim their sixth continental trophy, when they take on Sevilla in the Europa League on May 31, 2023. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Mourinho: lo spogliatoio lo aveva abbandonato, dopo il derby anche i fidi scudieri (Repubblica)

La proprietà delusa dai risultati stagionali e stanca degli atteggiamenti del portoghese. Alibi, tensioni, polemiche, accuse e stoccate. Non è nel loro stile. Ma è la cifra di Mourinho. Esplosa a Budapest, con l’attacco all’arbitro Taylor e l’accusa alla proprietà di averlo abbandonato. Nei giorni successivi arrivano le scuse alla Uefa perché l’immagine che vogliono dare della Roma è un’altra. È l’inizio della fine.

Le lamentele di molti giocatori

La finale di Europa League segnalo spartiacque. Da quel 31 maggio è tutta discesa. Verso l’esonero. A metà dicembre la proprietà per la prima volta gli dà un ultimatum. «Bisogna migliorare i risultati». Detto, ma non fatto. Poi arriva la sconfitta al derby e Mou capisce che anche lo spogliatoio lo ha abbandonato. Se prima c’erano stati il tradimento di Smalling («mi ha rovinato la stagione») e i diverbi con Karsdorp, dopo la Lazio anche i suoi fidi scudieri si girano dall’altra parte. A Trigoria Ryan Friedkin da settimane registra tutto, accogliendo le lamentele di molti giocatori. Poi a Milano il conto finale. Ma Mou è già solo. Lo stesso Ryan da giorni ha allacciato i contatti con De Rossi, conosciuto in questi anni allo stadio Olimpico. «Verresti se…?». 

Friedkin non sopportava più Mourinho (Corsport)

Chi pensa che Mourinho paghi i pessimi risultati della squadra, scivolata al nono posto in classifica ed eliminata dalla Coppa Italia dopo un deprimente derby, sottovaluta tremendamente i rapporti interni. La verità è che Mourinho ha perso la Roma per sempre a Budapest, dentro a una finale sfortunata e polemica, che ha provocato una reazione scomposta contro l’arbitro Taylor e una pretesa rumorosa verso i Friedkin («Merito di più, non voglio più essere lasciato solo»). Da quel momento la sequela di provocazioni estive sul mercato non soddisfacente, compresa la foto nel ritiro di Albufeira con il vuoto del centravanti assente, unita alle valutazioni severe sul valore dell’organico, ha allargato il fossato ideologico tra le parti. Il resto è stato un lungo e logorante percorso verso l’addio che si sarebbe potuto consumare anche prima: Dan Friedkin voleva cambiare tutto già dopo Genoa-Roma 4-1, a settembre, ma fu dissuaso dal mediatore più insospettabile, il direttore dimissionario Tiago Pinto, che non vedeva all’orizzonte un valido sostituto a breve termine alla quarta giornata di campionato.

La reazione di Friedkin quando gli parlavano di rinnovo

Ma se le fiamme si erano acquietate, il vulcano Friedkin non si è spento. A Trigoria raccontano che il presidente reagisse quasi ridendo a chi gli traduceva le ipotesi giornalistiche sul possibile rinnovo del contratto in scadenza. Questa eventualità, per le ragioni sopra chiarite, non è mai stata presa in considerazione.

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