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Mazzarri è stato allenatore vero (Corbo)

Contro la Salernitana, in corsa, ha rimodulato il Napoli senza idee bizzarre ma con cambi giusti e formula ponderata.

Mazzarri è stato allenatore vero (Corbo)
Ci Napoli 13/01/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Salernitana / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Una boccata d’ossigeno. Che di questi tempi vale oro. La realtà va sempre tenuta in considerazione. E oggi non si può essere schizzinosi nel giudizio sul Napoli che è una squadra e un club che da mesi navigano a vista. La boccata d’ossigeno arriva al minuto 96 di Napoli-Salernitana. Si era sull’1-1. Il Napoli ci stava anche provando, a modo suo, ovviamente confusionario. Ma ci stava provando. Poi, su un pallone vagante in area, si sono scontrati il portiere Ochoa e il difensore Fazio, Rrahmani ne ha approfittato e ha segnato. Almeno il Napoli è tornato a vincere. Certo ha battuto l’ultima in classifica ma questa era l’avversaria. Dopo la vittoria Corbo su Repubblica scrive un piccolo elogio di Mazzarri

L’elogio di Mazzarri

“L’immagine dà l’esasperazione di un Napoli teso davanti all’ennesimo ultimatum. L’ha superato con l’energia del secondo tempo ma anche con l’intuizione di Mazzarri, che stavolta rimodula il Napoli senza idee bizzarre ma con cambi giusti e formula ponderata. Mentre Inzaghi si preoccupava del crescente volume alimentato da Lobotka, Mazzarri ha colto l’attimo per ben sostituire l’infortunato Cajuste col trascurato Demme. Da troppo cercava questo momento e il tedesco chiamato Diego da genitori calabresi ha elevato il voltaggio della corrente a centrocampo. Era già entrato Raspadori accanto aSimeone e Kvara, al posto di Gaetano, giovane napoletano ed eterna promessa. Era toccato poi a Zerbin sostituire Politano affaticato dopo un primo tempo generoso, al pari di Di Lorenzo a destra. Le varianti tattiche sono prerogative di allenatori veri. E Mazzarri lo è stato. Ha allestito un 4-4-2 con Raspadori e Simeone tandem d’attacco, cerniera offensiva: Zerbin, Demme, Lobotka e Kvaratskhelia, diventato così un eccellente mattatore nel recupero e nella proposta dopo un avvio sonnolento. Napoli più massiccio e aggressivo fino al plotone d’assalto nel finale. Nell’azione del gol di Rrahmani su assist di Demme sarebbe stato anche un rigore su Simeone abbattuto come un birillo”.

Walter rischiava la panchina

“Presentata come la gara verità, la vittoria ha detto abbastanza. Tira Mazzarri giù dall’altalena, si accomodi in panchina fino a nuovo allarme. Poteva davvero uscire dal Napoli se lo avesse gestito come a Torino”.

 

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