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L’era Pioli sta giungendo al termine, Motta il candidato preferito per sostituirlo (TuttoSport)

“Motta piace per il gioco, per la capacità con cui ha saputo valorizzare il gruppo a disposizione”

L’era Pioli sta giungendo al termine, Motta il candidato preferito per sostituirlo (TuttoSport)
Reggio Emilia 08/05/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Bologna / foto Image Sport nella foto: Thiago Motta

L’era Pioli sta giungendo al termine, Motta il candidato preferito per sostituirlo (TuttoSport)

La storia di Pioli con il Milan sembra destinata a tramontare. L’eliminazione dalla Coppa Italia è solo l’ennesima delusione stagionale per i rossoneri. Si candida a sostituirlo Thiago Motta.

“TuttoSport” scrive:

“A meno di grandi sorprese, come raccontiamo ormai da settimane, a fine annata si interromperà la lunga storia di Pioli col Diavolo:
il club, più di una volta, ha ribadito la fi ducia nei suoi confronti e se non accadranno cataclismi arriverà con lui in panchina a fi ne maggio. Poi, però, ci si saluterà, al di là del contratto fino al 2025″.

Motta è il profilo che piace ai dirigenti

“Per questo il profilo di Thiago Motta rimane il nome in cima alla lista dei dirigenti di Casa Milan. Il tecnico del Bologna,
classe 1982, è senza dubbio l’allenatore rivelazione di quest’annata, dopo il buon lavoro svolto già nello scorso campionato quando raccolse la squadra dopo Mihajlovic. Il Bologna è quinto, ha perso alla prima giornata proprio contro i rossoneri -ma a metà agosto le due identità delle squadre erano diametralmente opposte a oggi -, poi ha però infilato un filotto incredibile di risultati utili. Motta piace per il gioco, per la capacità con cui ha saputo valorizzare il gruppo a disposizione”.

In principio fu Thiago Motta, a Napoli non vuole venire più nessuno

C’è stato un periodo, nella storia recente del Napoli, in cui i social pullulavano d’ironia per tutti i pali che gli azzurri colpivano in campo. Tra il 2015 e il 2020 furono 96, con Insigne recordman che ne colpì 27. Ecco, la situazione era molto grave ma pur tuttavia, per citare Ennio Flaiano (che però parlava di politica), non era seria. All’epoca il Napoli aveva un progetto tecnico, giocava a pallone, addirittura si concedeva l’ardore di creare qualche palla gol. Ora, che il Napoli i pali in campo non li prende più perché a tirare in porta non ci arriva più di un paio di volte a partita, capita che i pali li prenda soprattutto fuori dal campo. E allora sì: la situazione è molto grave, ma stavolta è perfino seria.

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