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Capello: «Napoli ancora in fase di travaglio ma ho rivisto il vero Kvaratskhelia»

Alla Gazzetta: «Non dimentichiamo che non c’è Osimhen. L’Inter senza Lautaro ha faticato. Vedremo se quel 2-2 della Fiorentina è solo un episodio»

Capello: «Napoli ancora in fase di travaglio ma ho rivisto il vero Kvaratskhelia»
Ci Napoli 16/12/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: esultanza gol Khvicha Kvaratskhelia

La Gazzetta dello Sport in occasione della Supercoppa ha intervistato Fabio Capello. Con il Milan, Capello ha vinto il trofeo per ben tre volte di fila. In totale quattro Supercoppe portate a casa, come lui solo Marcello Lippi e Simone Inzaghi che con l’Inter potrebbe arrivare a cinque successi.

L’ex allenatore di Milan e Real fu anche il primo allenatore a vincerla all’estero. La formula però era diversa. Oggi, c’è «una formula che permette a chi non ha vinto nulla l’anno prima di vincere qualcosa l’anno dopo». «Non voglio però essere critico, sono chiari i motivi che stanno dietro la scelta, i tempi sono cambiati».

Capello sul Napoli: «Squadra ancora in fase di travaglio»

La prima semifinale di Supercoppa è Napoli-Fiorentina. La squadra di Mazzarri arriva dalla vittoria in extremis contro la Salernitana, la Fiorentina da un pareggio acciuffato all’ultimo contro l’Udinese. Secondo Capello però, Mazzarri non è ancora fuori dalla crisi:

«Credo che il Napoli sia ancora nella fase di travaglio. Mazzarri è arrivato da poco e all’inizio era ovvio ci fossero delle difficoltà dovute al cambiamento rispetto a Garcia. Però negli ultimi 20’ con la Salernitana ho rivisto il vero Kvaratskhelia, capace di dribblare in serie gli avversari. E non dimentichiamo che non c’è Osimhen. Avete visto l’Inter senza Lautaro come ha faticato, no?».

Come arrivano le altre squadre alla Supercoppa

La Lazio solida dietro come l’anno scorso, secondo Capello:

«La squadra di Sarri è tornata a non subire gol, come nella scorsa stagione. Il paradosso è che lo ha fatto nell’emergenza, quando dietro ha subito gli infortuni di Romagnoli e Casale. Forse i compagni, soprattutto a centrocampo, hanno aggiunto quel pizzico di sacrificio in più per far fronte alla necessità».

Fiorentina bella e incompiuta. Il pareggio contro l’Udinese ha minato alcune certezze:

«Prima dell’ultima con l’Udinese in campionato, mi sembrava che Italiano avesse finalmente limato certe disattenzioni difensive. E infatti la Fiorentina si era specializzata nelle vittorie per 1-0, a conferma che il corto muso non è poi così male eh. Vediamo ora se quel 2-2 un po’ così con i friulani è solamente un episodio».

La favorita rimane l’Inter:

«Facile dire chi fa gol e sinora la Serie A ci ha detto che Lautaro è l’indiziato numero uno. Ma permettetemi una parola per Calhanoglu: dopo due partite sottotono erano iniziate le critiche. Ma ragazzi, è uno dei migliori in Europa da regista».

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