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Superlega, l’Uefa si preparava da due anni: quando è arrivato il colpo, era pronta (Guardian)

Dal 2021 Ceferin ha stretto alleanze con l’Eca e Tebas e tappato le falle nelle quali si voleva infilare la Superlega

Superlega, l’Uefa si preparava da due anni: quando è arrivato il colpo, era pronta (Guardian)
Parigi (Francia) 14/02/2023 - Champions League / Paris Saint Germain-Bayern Monaco / foto Imago/Image Sport nella foto: Nasser Al-Khelaifi-Aleksander Ceferin ONLY ITALY

Nientemeno Aleksander Ceferin in conferenza stampa, una rarità. Ma si più: il presidente della Uefa raggiunto negli “uffici rivestiti in legno della sua organizzazione da Nasser al-Khelaifi e Javier Tebas. Tutti lì per parlare di una singola sentenza giudiziaria le cui ramificazioni, ha ammesso anche Ceferin, devono ancora essere completamente digerite. Ecco quanto seriamente i potenti hanno preso la sentenza” che riesuma la Superlega, racconta il Guardian.

In realtà, spiega l’analisi di Paul MacInnes, quella è una sentenza che non colpisce davvero nessuno. E al netto delle reazioni più o meno isteriche, la verità è che dal 2021 l’Uefa lavorava a questo momento. Ha avuto il tempo di costruirsi una difesa. E quando il colpo è arrivato l’ha parato.

“La Uefa – scrive il Guardian – ha preparato per due anni questo momento. Si è stretta all’European Club Association (guidata da Khelaifi), conferendo all’organizzazione seggi nei comitati interni della Uefa e una quota in una joint venture nata per aumentare i ricavi commerciali della Champions League. Khelaifi si è espresso a pieno titolo a sostegno dello status quo, una posizione supportata da una raffica di messaggi dal formato identico provenienti dai club Eca sui social media. Avvicinando i potenziali rivali, dialogando con la Commissione Europea sulla natura del suo ruolo, aggiornando le sue regole e aumentando il montepremi della Champions League e il finanziamento di solidarietà ad essa associato, la Uefa ha chiuso molte delle aree attorno alle quali nacque la Superlega originale“.

E poi: “Quando a Reichart è stato chiesto se la stima di 5 miliardi di dollari (4 miliardi di sterline) offerta da JP Morgan a sostegno della proposta originale della Super League fosse ancora sul tavolo, ha scelto di non rispondere. Fonti interne ad A22 hanno confermato al Guardian che le trattative con potenziali investitori continuano”.

In ogni caso, conclude il Guardian, “la Superlega potrebbe non essere la competizione che rompe 70 anni di tradizione calcistica, ma avrà aperto le porte alla competizione che lo farà”.

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