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Mazzarri non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto o sperato (Corsport)

Rimbalzano, impietosi, i difetti strutturali di quest’ultimo quadrimestre, le troppe reti subite a difesa schierata o anche no

Mazzarri non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto o sperato (Corsport)
Cm Bergamo 25/11/2023 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Mazzarri non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto o sperato. Lo scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.

Se poi le parole sono come pietre, chiaro che facciano male come e più di quello 0-4 che già squarcia l’anima: «Poi dico la verità: dopo lo scudetto, se qualcuno ha la faccia di andar via, io sono per farli andar via».

Mazzarri l’ha dialetticamente toccata piano (si fa per dire) e in quella frase ci ha infilato in un’analisi, non in una banale riflessione – il senso di smarrimento di una squadra ch’è ancora campione d’Italia e che però pare finita in conflitto con se stessa. E però poi rimbalzano, impietosi, i difetti strutturali di quest’ultimo quadrimestre, le troppe reti subite a difesa schierata o anche no, per esempio a campo largo, e un calcio che non appartiene più al Napoli e nel quale, nei suoi trentasette giorni, Mazzarri non è riuscito ad incidere, non come avrebbe voluto o come avrebbe sperato, portandosi appresso tutto ciò che aveva studiato dinnanzi alla tv. 

L’UFFICIO FACCE DELL’ALLENATORE DEL NAPOLI

Mazzarri, Elmas e l’ufficio facce del Napoli: «chi vuole andar via, vada via. Meglio forze fresche e motivate».

Ieri sera in conferenza stampa, dopo lo 0-4 subito dal Frosinone, Walter Mazzarri ha risposto in maniera chiara, senza giri di parole, alla domanda sul mercato e su Elmas che è molto vicino al trasferimento al Lipsia.

Mazzarri è stato molto chiaro.

«Di sicuro qualcosa la società deve fare (sul mercato, ndr). Intanto a centrocampo va via un giocatore importante come Anguissa (in Coppa d’Africa, ndr) e può darsi nel mercato ci siano altre cessioni, di sicuro la società provvederà a sostituirli. Poi vediamo negli altri reparti. Io dico dopo quello che è successo l’anno scorso, cioè lo scudetto, le facce che magari non stanno giocando o giocano poco e preferiscono andar via, io sarei per cambiarle, dico la verità, e far venire qualcuno di nuovo, forze fresche, che sia più motivato di quelli che son rimasti e che anche in precedenza giocavano poco. Questo glielo posso dire, poi le indicazioni le dico alla società e poi sarà la società a spiegare a voi perché fa o meno certe scelte».

Il tecnico ha in pratica salutato il nord macedone e chiarito un concetto troppe volte dimenticato nel Calcio Napoli: è autolesionistico trattenere i calciatori contro la propria volontà. Non è affatto vero, come continua a sbandierare De Laurentiis, che fanno fede i contratti. La verità è che i contratti nel calcio non contano niente e lo sa anche il presidente del Napoli. Se non lo sapeva (ma lo sapeva) se ne sta accorgendo.

Del resto con l’arrivo di Mazzarri e dei suoi titolarissimi, i cari vecchi panchinari hanno capito che il campo non lo vedranno mai. Lipsia, per parlare di Elmas, è una signora destinazione. Un club solido, una squadra forte che gioca la Champions e che negli ottavi affronterà il Real Madrid: ostacolo insidioso per Bellingham e compagni.

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