Mazzarri ha cominciato a lavorare costantemente sulla difesa, rispolverando sessioni didattiche cancellate dopo l’addio di Spalletti

Il Corriere dello Sport pone l’accento sulla preparazione atletica del Napoli e parte dai risultati incassati dalla formazione di Mazzarri che dopo l’esordio vittorioso con l’Atalanta ha portato a casa due sconfitte con Real Madrid e Inter e ben 7 gol incassarti
“E non è mica casuale: se le partite durassero 45 minuti, beh, in questo momento sarebbe tutta un’altra storia, ma il Napoli si sta ancora leccando le ferite di una condizione atletica precaria sin dall’inizio della stagione e il cambio di preparazione è andato in scena soltanto dall’esonero di Garcia in poi. Per rincorrere bisogna correre, ma l’impressione è che Walter dovrà volare per rigenerare definitivamente un ambiente già finito sull’orlo della depressione e domenica di nuovo molto demoralizzato: la squadra, nel secondo tempo, è crollata fisicamente come sempre e perdi più anche mentalmente. Come la gente, i tifosi, che dopo il secondo gol dell’Inter hanno cominciato ad abbandonare lo stadio in netto anticipo, come non si vedeva da anni. E ancora: Mazzarri ha cominciato a lavorare costantemente sulla difesa, rispolverando sessioni didattiche cancellate dopo l’addio di Spalletti”.
LA CRONACA DELLA PARTITA CONTRO L’INTER
Sembra un match modello gioco del fazzoletto. Entrambe le squadre non si fidano dei loro assetti difensivi e quindi hanno timore ad attaccare e ad esporsi: il contropiede è l’arma migliore sia dell’Inter che del Napoli. Dopo un quarto d’ora, l’Inter perde anche De Vrij per infortunio ed è un brutto colpo per la squadra di Inzaghi che gioca senza Bastoni e Pavard. Mentre Mazzarri preferisce Natan a sinistra con Ostigard (buona la sua priva) al fianco di Rrahmani. La partita sembra avviata verso uno di quegli zero a zero moderni. Non si rinuncia a giocare ma lo si fa con accortezza. A osservare con distacco il primo tempo, non è che succeda granché. Tranne tre lampi: il tiro in apertura di Elmas, la traversa di Politano e il gol di Cahlanoglu. Per il resto tanta attenzione a non concedere metri. Solidi i duelli in mezzo al campo. Il Napoli ovviamente si nostra per quello che è: una squadra robusta, che ha quantità e qualità. Ma anche una squadra che ha perso certezze. Che vorrebbe vincere ma ha anche timore di perdere e di restare definitivamente fuori dalla lotta scudetto.
La scena più bella, secondo noi, è a inizio secondo tempo: Dumfries cade male dopo uno scontro con Natan, l’arbitro fa giocare e sono i calciatori del Napoli (in primis Elmas e Kvaratskhelia) a richiedere l’intervento dei medici.