L’attaccante del Napoli però vuole esserci e non ha nessuna intenzione di fermarsi e “marcare visita

La Gazzetta dello Sport oggi parla di Kvara, una figura che sta mancando al momento nel Napoli anche perché gli avversari hanno studiato il georgiano e oramai lo marcano stretto. Dopo aver perso contro Real, Inter e Juve, domani il Napoli ha una sfida cruciale contro il Braga, perché il passaggio del turno di Champions è fondamentale per risollevare le sorti economiche del club che ha necessità degli introiti Champions
“Ieri Kvaratskelia si è allenato solo in palestra, per un leggero stato influenzale. Nello staff del Napoli c’è ottimismo, perché comunque il giocatore non è rimasto a letto e l’influenza appare leggera. Insomma Mazzarri conta su di lui per domani sera. Perché sa che la spinta e l’affetto del Maradona possono ridare il sorriso al georgiano, uscito psicologicamente a pezzi dalla sfida di Torino con la Juventus. E Khvicha non ha nessuna intenzione di fermarsi e “marcare visita”. E questo per l’allenatore è un buon segnale. Nel senso che nei suoi uomini migliori c’è voglia di riscatto. Per certi versi mostrata anche da Osimhen, quando alla fine della sfida in Piemonte ha ricordato il 5-1 1 di gennaio agli a avversari. Certo, ora bisogna passare dai ricordi alle esultanze reali”
Il corriere dello Sport oggi ha parlato dell’attaccante del Napoli
“Il marziano è sparito: chi ha incastrato KK? Ma, soprattutto, dov’è finito? Inghiottito dentro un dribbling di troppo, confinato ai margini di se stesso, Kvara non si vede, come se fosse evaporato dentro una nuvoletta, lasciando di sé solo le bollicine.
un problema sull’altro, e l’influenza che l’ha fermato ieri, niente allenamento ed un pizzico di preoccupazione per il Braga, rientra nel periodaccio da dribblare come nel suo semestre abbagliante e tutto da godere.
Kvara si è fermato a Bergamo, la prima di Mazzarri, una luce nel tunnel, un gol, poi si è inabissato ancora: quest’anno ne ha segnati quattro, due in meno della passata stagione, quando alla dodicesima dovette fermarsi per lombalgia. Ma Kvara non si è ancora presentato in Champions League, la terra di conquista dell’autunno del 2022, riempita di due reti e di tre assist, addobbata di uno show dietro l’altro, gonfiata con quella genialità che poi l’ha anche trascinato tra i primi trenta candidati al Pallone d’Oro, visto da vicino, da quel diciassettesimo posto che ha un peso, eccome se ce l’ha”.