Così il club non rischia una svalutazione da scadenza yogurt sul prossimo mercato. Il costo sono i dieci milioni netti di ingaggio

Il rinnovo di Osimhen serve al Napoli per non svalutarne il cartellino. È quel che scrive la Gazzetta dello Sport con Maurizio Nicita.
Osimhen, il rinnovo contrattuale in ballo non ne modifica o condiziona i comportamenti in campo. Al di là di un accordo che il Napoli vuole trovare entro il 2023 (contratto allungato al 2026 a dieci milioni netti, più clausola rescissoria intorno ai centotrenta milioni), la possibile nuova scrittura più di allungare la storia azzurra di Osimhen serve a garantire al Napoli una adeguata valutazione del cartellino, senza rischiare svalutazione da scadenza yogurt nella prossima calda estate sul mercato.
La Gazzetta ricorda che Victor ha sempre segnato al Cagliari.
Tra Osimhen e il Napoli è solo una questione di soldi, sono due aziende (Corsport)
La trattativa per il rinnovo di Osimhen. Ecco cosa ha scritto pochi giorni fa il Corriere dello Sport con Antonio Giordano e Fabio Mandarini.
Il Napoli e l’agente di Osimhen hanno tracciato un percorso che prevede il rinnovo, con prolungamento sino al 2026 (un anno in più); la necessità di allestire una clausola rescissoria, valida solo per l’estero e chiaramente superiore ai 100 milioni di euro, e l’esigenza di arrivare ad un ingaggio che riconosca al Pallone d’Oro africano lo status dei centravanti più forti del mondo.
E ancora:
è una questione di soldi, e nessuno si risenta perché si è al cospetto di due aziende, ma anche di cuore, e ci sono due volontà eguali e però diverse. E sulle distanze, che restano, ci sarà chiaramente da lavorare, diplomaticamente.