Rmc ha raccolto gli aneddoti delle feste dei calciatori inglesi più leggendarie: “lanciavano nani su bersagli pieni di colla…”

Le feste di Natale dei giocatori, nel calcio inglese, sono da sempre leggendarie. Il fenomeno si è affievolito notevolmente negli anni. Con l’avvento degli smartphone è diventato quasi impossibile “trasgredire” come si faceva un tempo senza finire immediatamente sui tabloid. Ma fino ai primi anni 2000 nei party augurali pre-natalizi succedeva davvero di tutto. Rmc si è divertito a raccogliere alcune delle follie migliori. Alcune sono davvero notevoli. Noi riprendiamo solo la festa del Chelsea del 1991. Le altre sono qui.
“Sui prati del Regno Unito, Vinnie Jones si era costruito una sulfurea reputazione a colpi di contrasti da dietro, vaffanculo contro il corpo arbitrale e minacce inequivocabili verso gli avversari. Ex leader della famosa Crazy Gang di Wimbledon, il gallese arrivò con la sua bocca larga al Chelsea nel 1991. E portò anche i suoi modi, a dir poco iconoclasti. Per lasciare il segno nella squadra londinese, il centrocampista si autoproclamò principale organizzatore della festa di Natale”.
“Organizzata in un pub dell’ovest di Londra, la serata si concluse con un’improbabile gara di lancio di… nani. L’obiettivo era lanciare i nani il più lontano possibile verso bersagli giganti in un castello gonfiabile ricoperto di colla adesiva. Un torneo di freccette a misura d’uomo, insomma. Surrealista”.
“Vinnie era completamente ubriaco e antipatico nei loro confronti. Io simpatizzavo”, rivelò qualche anno fa Tony Cascarino, suo compagno con i Blues dal 1992 al 1994. “Ma quando chiesi loro cosa facessero nella vita reale, uno dei loro mi rispose ‘Chiudi la bocca, non cominciare con la tua stupida pietà, è per colpa di stronzi come te che non riusciamo a trovare lavoro’. Erano più pesanti di quanto pensassi. Una volta sono riuscito a lanciarli beh, ma non ricordo come”.