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Sarri: «Se la colpa è mia non lo so, se ne fossi certo andrei via subito»

L’analisi dopo la sconfitta con la Salernitana: «Non so cosa stia pensando il presidente Lotito, ma per quanto mi riguarda farò qualcosa che rompa l’inerzia»

Sarri: «Se la colpa è mia non lo so, se ne fossi certo andrei via subito»
Lazio's Italian coach Maurizio Sarri attends the Italian Serie A football match between Inter Milan and Lazio at San Siro Stadium in Milan, on April 30, 2023. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Maurizio Sarri non nasconde le proprie preoccupazioni dopo il pesante ko della sua Lazio contro la Salernitana ai microfoni di Dazn

«È inutile giustificarsi con le assenze o con gli errori arbitrali clamorosi, perché Gyomber era da espellere, alla fine se analizziamo la partita abbiamo fatto troppo poco. Rispetto all’anno scorso abbiamo perso delle qualità. Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, io più di tutti. Se i giocatori non rendono come la stagione passata è anche colpa mia»

Sarri sulla Champions League

«Si deve migliorare. Se noi entriamo in campo, dopo l’intervallo, smettendo di giocare e di gestire è chiaro che poi rischiamo di perdere. Spero che la Champions sia un’altra storia. Mi preoccupa la mentalità di una squadra che non riesce a ritrovarsi, ma la Champions può fare miracoli»

Infine un commento sul momento di Immobile e sul ko di Zaccagni:

«Il gol di Ciro ci può far piacere perché gli dà benzina per fare bene, ma se la squadra gioca così, contro un’avversaria che ci ha lasciato anche spazio… Siamo arrivati al tiro troppo raramente. Zaccagni? Non è un problema muscolare, ma articolare all’anca, sarà da valutare»

In conferenza poi Sarri ha proseguito la sua analisi

«Non so cosa stia pensando il presidente Lotito, ma per quanto mi riguarda farò qualcosa che rompa l’inerzia. Io sono contrario ai ritiri, li vedo come un palliativo. Abbiamo perso personalità e iniziativa, abbiamo fatto un gol al 43′ e siamo rientrati dentro come se volessimo aspettare e gestire per 50 minuti. Questo non va bene e non rientra in quello che chiedo né nelle nostra caratteristiche. C’è qualcosa che non va. Se la colpa è mia non lo so, se ne fossi certo andrei via subito. Siccome non riesco a capire in cosa sono cambiato rispetto all’anno scorso mi viene difficile. Preparo le gare allo stesso modo, le idee sono le stesse. Anzi, sono molto più pressante, perché c’è maggior necessità di stare sul pezzo. Se poi capirò che è colpa mia mi prenderò la responsabilità e dirò al presidente di cambiare»

La squadra ha fraseggiato bene, ma concluso troppo poco:

«Ci sta succedendo troppo spesso. Sulle fasce ci hanno concesso tanto spazio e c’erano i presupposti per essere estremamente pericolosi. Abbiamo fatto poco, troppo poco. Ci possiamo appellare alla mancata espulsione di Gyomber, ma non possiamo racchiudere 90 minuti in un episodio. La Salernitana era sulla carta inferiore, ma non si è visto. Purtroppo troppi giocatori stanno rendendo meno rispetto alla passata stagione, qualcosa è successo. O la colpa è mia o abbiamo perso di vista chi siamo. Queste sono gare che l’anno scorso avremmo vinto serenamente. Il calendario improbabile non giustifica certe prestazioni. Secondo me, ripeto, ci sono troppi calciatori che non rendono come l’anno scorso. O è colpa mia o abbiamo perso l’umiltà che ci aveva contraddistinto. Obiettivi? Se la Lazio gioca così faremo una tranquilla metà classifica, ma ora il focus deve essere sulle prestazioni. Per ora non abbiamo fatto prestazioni all’altezza, vista la gara di oggi non mi viene proprio da pensare alle zone alte»

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