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Pjanic: «Con Spalletti mesi incredibili, mi sono chiesto come non avesse vinto qualcosa prima»

Al podcast Aperibiza: «Sarri straordinario. Chiellini menava e poi faceva finta, ti diceva: ‘Scusami’ e ti dava un bacio, così non prendeva giallo»

Pjanic: «Con Spalletti mesi incredibili, mi sono chiesto come non avesse vinto qualcosa prima»
Barcellona (Spagna) 08/12/2020 - Champions League / Barcellona-Juventus / Image Sport nella foto: Miralem Pjanic

Miralem Pjanic, ex centrocampista di Juventus e Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni al podcast Aperibiza. Durante l’intervista ha raccontato alcuni aneddoti legati alla sua carriera. Come ad esempio il suo addio alla Roma:

«Li mi sono innamorato della piazza e ho pianto quando me ne sono andato. Volevo fare un altro step nella mia carriera, prima passando alla Juventus dove subito sono arrivato in finale di Champions League, poi andando al Barcellona che è il top mondiale. La carriera è corta e bisogna sempre trovare nuove motivazioni, restare nella comfort zone è una cosa semplice, ma non è buona».

Tanti gli allenatori incontrati in carriera come Spalletti alla Rome e Sarri alla Juventus:
«Ne ho avuti tanti bravi. Ho avuto la fortuna di lavorare con grandi allenatori: Luis Enrique, Allegri, Spalletti, Garcia, Xavi… Tutti lavorano in una maniera diversa. Con Spalletti sono stati sei mesi incredibili, mi sono divertito tantissimo e mi sono chiesto come mai non avesse mai vinto qualcosa prima. Nell’ultima stagione ha strameritato lo Scudetto. Ho apprezzato molto Allegri, ho fatto tre anni di fila con lui e sono stati quelli più importanti. È stato un allenatore molto importante per me. Ho avuto Sarri che è un pazzo di calcio, che vive di calcio. Straordinario come allenatore».

Un calciatore difficile da affrontare secondo Pjanic:
«Odiavo giocare contro Chiellini. Una volta alla Juve l’ho amato, un ragazzo straordinario, un compagno fantastico e il giocatore che tutti sapete. Quando giocavamo contro mi menava. La cosa divertente è che ti mena e poi fa finta, ti dice: ‘Scusami’ e ti dà un bacio, così l’arbitro non gli dava il giallo. Era furbo, avendolo con me ero molto più tranquillo».

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