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Di Giannantonio, il pilota sacrificato in Ducati (Gresini) per Marquez: «Un’operazione di marketing»

Intervista alla Gazzetta. Non ha la moto per l’anno prossimo ma ha vinto in Qatar: «Il team ha dubitato di me, anche Gresini sarebba arrabbiato»

Di Giannantonio, il pilota sacrificato in Ducati (Gresini) per Marquez: «Un’operazione di marketing»
Gresini Racing's Italian rider Fabio Di Giannantonio celebrates after winning the Moto GP Grand Prix of Qatar at the Lusail International Circuit, in the city of Lusail on November 19, 2023. (Photo by KARIM JAAFAR / AFP)

In Qatar la MotoGp è stata vinta da Fabio Di Giannantonio il pilota che al momento non ha moto per il prossimo anno. Il team Gresini della Ducati lo ha lasciato a piedi, gli ha preferito Marc Marquez. Lui per tutta risposta domenica ha vinto il primo gran premio della sua vita. La Gazzetta lo intervista.

Diggia, ha dato una risposta a chi aveva dubbi su di lei.
«Se a Phillip Island dopo il podio avevo detto che non era una rivincita, questa una mezza lo è. Per me e verso un bel po’ di persone che dubitavano di me».

Nel 2006 5 punti (sottratti da Elias che vinse un Gran Premio)  costarono a Valentino Rossi il titolo. Lei ne ha tolti 5 a Pecco.
«In pista non ci si sente, ma dopo il traguardo gli ho chiesto scusa. Però era la mia occasione e dovevo provarci a tutti i costi».

Con questi risultati, avrebbe potuto salvare il posto in Gresini dall’arrivo di Marquez?
Di Giannantonio: «Non mi piace parlarne, per me la cosa non è stata gestita benissimo dal team. C’è stata fretta a firmare con Alex. La storia di Marc è particolare, è un otto volte campione, ma nel breve periodo non ha risultati, per la fatica in Honda: è più un’operazione di marketing. Anche se son convinto che farà benissimo».

La Honda sembrava sua. Quanto le ha fatto male che sia saltato tutto?
«È stato surreale. Ci sta che Honda si sia trovata in un momento non facile, e la scelta di passare a un giovane magari li abbia spaventati. Mi sarebbe piaciuto, son convinto che avrei dato una mano e sarebbe stata una grandissima sfida».

Fausto Gresini sarebbe stato felice di vederla vincere.
«Sono “arrabbiatissimo” col team, lo dico col sorriso. Abbiamo iniziato insieme, fatto tutto insieme, mi conoscono. Il fatto che anche loro abbiano dubitato mi ha fatto male, non mi è piaciuto. Nel 2024 avremmo potuto fare cose fighissime. Forse pure Fausto sarebbe un po’ arrabbiato».

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