ilNapolista

L’Al Ittihad si rifiuta di scendere in campo in Iran per colpa di una statua

La gara di Champions League asiatica contro il Sepahan è stata cancellata mentre 60mila erano sugli spalti

L’Al Ittihad si rifiuta di scendere in campo in Iran per colpa di una statua
Ittihad's French forward #09 Karim Benzema reacts after scoring his team's first goal during the Saudi Pro League football match between Al-Ittihad and Al-Riyadh at the Prince Faisal Bin Fahd stadium in Riyadh on August 24, 2023. (Photo by Fayez NURELDINE / AFP)

Era in programma per oggi Sepahan-Al Ittihad, gara valida per la Champions League asiatica al Naghsh-e-Jahan Stadium di Isfahan, ma la partita  non si è mai disputata. Il motivo è stato il rifiuto di scendere in campo della squadra di Benzema e Kantè per via di una statua installata a bordo campo e che rapresenta Qassem Soleimani, generale iraniano morto nel 2020 in Iraq a seguito di un attacco con droni ordinato dagli Stati Uniti.

L’Al Ittihad che aveva chiesto di rimuovere il busto posizionato a bordocampo, in una situazione paradossale, considerando che in 60mila stavano assiepando gli spalti del Naghsh-e-Jahan Stadium di Isfahan. La statua è però rimasta al suo posto con il conseguente dietrofront della squadra saudita direzione aeroporto.

Preso atto della situazione la AFC fa sapere che la partita è stata annullata “a causa di circostanze impreviste”. La massima istituzione calcistica asiatica fa sapere: “Ribadiamo il nostro impegno nel garantire la sicurezza e l’incolumità dei giocatori, degli ufficiali di gara, degli spettatori e di tutte le parti interessate coinvolte. La questione verrà esaminata dalle commissioni competenti”.

 

Il giorno del suo addio al Real Madrid  Karim “The Dream” Benzema aveva detto in conferenza

«Il Real Madrid sarà sempre io e la mia famiglia guarderemo sempre le partite. La mia idea era di finire al Real Madrid, ma nella vita a volte si presenta un’altra opportunità», da 200 milioni a stagione, verrebbe da dire.

Racconta il suo approdo al Real:

«È stato un bel percorso nella mia vita. Ho avuto la fortuna di realizzare il mio sogno da bambino grazie al presidente. Avevo appena 21 anni e sono andato a casa dei miei genitori. [Rivolgendosi a florenitno Perez, ndr] Quando ti ho visto ho detto “è l’uomo che ha portato Ronaldo e Zidane”. Oggi è il momento di andare a vedere un’altra storia. La cosa più importante per me è che ho vinto tutto quello che volevo da bambino».

Benzema ha un messaggio anche per Carlo Ancelotti:

«Grazie anche ad Ancelotti, che mi ha dato la sua fiducia dall’inizio. Ho imparato molto con te. È un giorno un po’ triste perché lascio il mio club . Ho firmato per il Real Madrid e volevo ritirarmi qui, ma non è andata così. Lo farò sempre essere di Madrid. Grazie anche ai tifosi per avermi dato sempre quella forza Grazie a tutti, davvero. E come ho detto il primo giorno… 1, 2, 3. Hala Madrid!». 

ilnapolista © riproduzione riservata