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Non vorremmo vivere di ricordi altri 33 anni

La risposta ai legittimi dubbi dei tifosi del Napoli è sempre la stessa: abbiate fiducia in De Laurentiis

Non vorremmo vivere di ricordi altri 33 anni
Mg Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Napoli

Siamo al 4 di agosto e mancano 15 giorni all’inizio del campionato ed il Napoli è sicuramente in ritardo in questo mercato. Probabilmente una delle cause è l’andata alla Juventus programmata (solo da lui) di Giuntoli. Infatti non solo manca in questa fase cruciale un direttore sportivo esperto e navigato che sappia confrontarsi con energia con il presidente (non me ne voglia il nuovo), ma probabilmente è mancato anche nella fase in cui si lavora per il mercato che quando si apre spesso è solo la finalizzazione di un lavoro pregresso intenso e strategico.

Poi sicuramente vi sono i dubbi del presidente che per gli acquisti sembra essere alla ricerca dei nuovi Kim e Kvara. Ma vediamo un po’ come è la situazione ad oggi. In porta con Meret e Gollini siamo a posto. Vediamo la difesa. A sinistra con Mario Rui e Oliveira pure siamo a posto. A destra è ancora in dubbio se Zanoli rimane come vice Di Lorenzo o va in prestito e in tal caso va preso un sostituto che dia garanzie. Ma soprattutto manca il centrale che dovrà sostituire Kim. E’ fondamentale perché deve essere un titolare e con delle caratteristiche strategiche per il gioco di Garcia (difesa alta) che non hanno gli altri. Inoltre Ostigard (al netto della cappellata nell’amichevole con il Girona) l’anno scorso non è che abbia brillato nelle poche apparizioni fatte (e se Spalletti lo ha utilizzato molto poco nonostante l’assenza prolungata di Rrahamani e talora di Kim c’è da chiedersi il perché). Juan Jesus dopo una ottima prima parte di campionato poi nella fase finale è stato autore di prestazioni che fanno preoccupare volendolo pensare titolare.

Vediamo il centrocampo. Manca il sostituto di Dombelè che è andato via ed andrebbe preso un centrocampista anche fisico per avere una alternativa ad Anguissa. Come centrale ci vuole un sostituto naturale di Lobotka. Demme non sembra dare garanzie in tal senso (e non si sa nemmeno se rimane). Infatti è emblematico che Garcia nelle partite in cui è mancato Lobotka è andato talora alla ricerca di schemi alternativi (4-2-3-1, 4-4-2) non adeguati alle caratteristiche della squadra. A sinistra con Zelinski (se rimane se no anche qui va preso un sostituto) e Elmas siamo coperti. Dei giovani vi devo dire che nessuno sembra in grado di poter sostituire le pedine di cui parlavamo e quindi in gran parte andranno a giocare altrove (il più accreditato, Gaetano, purtroppo per infortunio non ha fatto la preparazione e quindi Garcia non lo ha potuto valutare). In attacco dando per scontato (???) la permanenza di Osimhen anche siamo a posto. Il rinnovo eventuale non è garanzia di permanenza perché se arriva la proposta indecente (per il Napoli e per lui) anche il 31 agosto inutile dire che parte.

Se dovesse partire Osimhen parliamo di un altro Napoli. E andrebbe sostituito adeguatamente (guai a pensare di risolvere in casa) perché per caratteristiche e storia realizzativa non può essere sostituito come titolare dai comunque ottimi Raspadori o Simeone. Sulle fasce a destra con Politano e Lozano (se rimane se no anche qui va preso un sostituto) o per alcune partite Elmas o Raspadori siamo coperti. A sinistra con Kvara (manca un naturale sostituto) e all’occorrenza Elmas o Raspadori e per scampoli di partita Zerbin (se rimane) potremmo essere a posto. Quindi vi sono delle pedine che già mancano e dubbi su eventuali partenze che andrebbero ad aumentare le operazioni in entrata. In caso di ulteriori partenze non si deve commettere l’errore di pensare di “arrangiarsi” con quello che si ha in casa.

E’ chiaro che dipende dagli obiettivi (che il presidente ha detto che saranno comunicati il 12 agosto). E questo già di per sé induce un po’ di preoccupazione perché per quello che ha fatto il Napoli in Italia e in Europa l’anno scorso gli obiettivi dovrebbero essere ovvi: lottare per lo scudetto anche solo perché siamo i campioni in carica, minimo ottavi di Champions (anche se siamo andati dal volerla vincere a non fare promesse da marinaio!) e una Coppa Italia da onorare. Chiaramente se l’obiettivo è un posto in Champions inutile dire che siamo già a posto così, perché anche cosi il Napoli è forte. Ci può stare tutta la strategia di mercato ma il problema è che come dicevamo il campionato inizia tra 15 giorni.

E allora? Allora bisogna avere fede nel Presidente che ci ha portato allo scudetto ma bisogna considerare che non sempre si trovano dietro l’angolo i Kim e i Kvara e che quindi questo va considerato dovendo procedere con gli acquisti. Il vantaggio contro eventuali iniziali malumori (in altri anni saremmo ora già agli striscioni contro e le manifestazioni di piazza) è il grande credito che si deve al presidente e che i tifosi, ancora inebriati dal terzo scudetto, sembrano più pensare ancora a questo che a quello che sta accadendo e che accadrà. L’impressione è che la vittoria li abbia appagati e che siano pronti a vivere dei ricordi del Napoli di Spalletti come hanno vissuto 33 anni dei ricordi del Napoli di Maradona. Ma attenzione che gli A16 sono già in agguato.

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