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È colpa dei calciatori se ora si gioca 100 minuti, di cosa si lamentano? (Telegraph)

L’ex arbitro Kackett: “Per anni hanno perso tempo in tutti i modi. Se si è arrivati a questi maxi-recuperi è solo colpa loro”

È colpa dei calciatori se ora si gioca 100 minuti, di cosa si lamentano? (Telegraph)
Doha (Qatar) 21/11/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Inghilterra-Iran / foto Imago/Image Sport nella foto: minuti di recupero ONLY ITALY

Ora si lamentano. Ieri il Telegraph scriveva di una vera e propria “rivolta” in Premier contro i maxi-recuperi e le partite da 100 minuti. Giocatori, ma anche arbitri e tifosi. Tutti contro. Ma il problema, ribatte sempre sul Telegraph Keith Hackett (uno dei migliori ex arbitri del mondo), sono loro: i calciatori. “E’ colpa loro se si è arrivati a questo punto”, scrive. Ora che vogliono?

“Se i giocatori smettessero di correre tra la folla o di abbandonarsi a celebrazioni eccessive dei gol, non saremmo arrivati a questo punto. I giocatori hanno, per troppo tempo, ritardato la ripartenza dopo i gol o hanno perso tempo. L’immagine del gioco è stata erosa. Qualsiasi repressione della perdita di tempo è un passo positivo nella giusta direzione, ma deve essere controllata adeguatamente. Ho chiesto a lungo un cronometrista indipendente nelle partite e un conto alla rovescia negli stadi che senza dubbio farebbe pensare due volte a giocatori e allenatori prima di provare a perdere tempo”.

“I giocatori sono colpevoli di tuffi, di esultanze contorte o orchestrate e anche i dirigenti e gli staff infrangono i regolamenti quando entrano in campo per festeggiare i gol. Ma finora è rimasto impunito poiché gli arbitri hanno chiuso un occhio. Se in passato ci fosse stato un deterrente maggiore, come ammonizioni o espulsioni per palese perdita di tempo, la palla sarebbe stata giocata molto più a lungo“.

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