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Lo sport ha un problema comportamentale verso gli arbitri, basta guardare Mourinho (Guardian)

Le offese verso i direttori di gara, anche negli sport più altolocati, aumentano. Il calcio, in particolare, ha un problema culturale radicato con gli arbitri 

Lo sport ha un problema comportamentale verso gli arbitri, basta guardare Mourinho (Guardian)
Mg Budapest (Ungheria) 31/05/2023 - finale Europa League / Siviglia-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Decenni dopo le “bombe f” di McEnroe a Wimbledon, lo sport ha ancora un problema comportamentale, scrive il Guardian. E cita come esempio quello di Mourinho.

Gli studi dimostrano che le offese ed i comportamenti violenti nello sport peggiorano e la colpa è di tutti noi: tifosi, genitori, media e giocatori. Sempre più spesso, “i giocatori fanno i prepotenti e intimidiscono i funzionari sportivi e, soprattutto, la fanno franca“. Ma questo, scrive il Guardian, non è solo un problema del tennis.

“Questo non è solo un problema di tennis, però. Lo sport nel suo insieme continua a minimizzare quanti arbitri vengono insultati, aggrediti e finiscono per lasciare il gioco”.

Il quotidiano inglese cita la ricerca condotta dall’accademico Janie Cleland sugli abusi verso gli arbitri:

“il 60% degli arbitri di calcio britannici subisce abusi verbali ogni due partite e il 19% ha subito qualche forma di abuso fisico. In un caso, un arbitro con più di 20 anni di esperienza ha riferito di essere stato aggredito alle spalle e preso a calci ripetutamente mentre era privo di sensi. L’autore del reato ha ricevuto solo una pena detentiva sospesa”.

Le cose stanno peggiorando anche negli sport apparentemente più “signorili” come il rugby.

“Uno studio del 2019 su oltre 1.000 arbitri, ad esempio, ha rilevato che il 49% degli ufficiali di rugby e il 45% degli ufficiali di partite di cricket subivano abusi almeno due volte a stagione e circa la metà riteneva che gli abusi fossero aumentati”.

Il problema è ancora più serio nel calcio, scrive il Guardian, basta pensare a Mourinho.

“Il calcio, in particolare, ha un problema culturale radicato con gli arbitri. Basta guardare come José Mourinho ha trattato Anthony Taylor alla finale di Europa League e la reazione dei tifosi della Roma contro Taylor all’aeroporto il giorno dopo. O l’aumento dei cartellini rossi e gialli per abuso sugli arbitri nel calcio inglese nelle ultime stagioni”.

Occorrono sanzioni più dure per chi abusa, migliori campagne di rispetto a livello di élite e di base e maggiore supporto per gli arbitri.

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