ilNapolista

Il Mbappé impegnato, in prima linea contro le violenze della polizia (L’Equipe)

Utilizza i suoi profili social per schierarsi contro razzismo, odio e violenza. Su Twitter un pensiero per il 17enne morto dopo un controllo di polizia a Nanterre

Il Mbappé impegnato, in prima linea contro le violenze della polizia (L’Equipe)
France's forward #09 Olivier Giroud celebrates with France's forward #10 Kylian Mbappe (top) after scoring his team's first goal during the Qatar 2022 World Cup round of 16 football match between France and Poland at the Al-Thumama Stadium in Doha on December 4, 2022. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)

La Francia è stato colpita da un bruttissimo episodio di violenza della polizia nel quale un 17enne ha perso la vita. L’evento ha colpito anche Kylian Mbappé che attraverso i suoi social non promuove solo le sue imprese sportive. L’attaccante del Psg utilizza i social network anche per prendere posizione rispetto a cause sociali da lui ritenute meritevoli di attenzione. L’Equipe ha raccolto alcune delle cause che hanno colpito Mbappé. Così è stato per la morte di Naël, il 17enne deceduto dopo un controllo della polizia a Nanterre (Hauts-de-Seine).

«Mi dispiace per la mia Francia. Una situazione inaccettabile. Tutti i miei pensieri vanno alla famiglia e ai suoi cari di Naël, questo angioletto che se n’è andato troppo presto».

Il razzismo è un tema che Mbappé ha vissuto in prima persona. Il capitano della nazionale francese è nato da padre franco-camerunense. Vissuto “nella cosmopolita città di Bondy (Seine-Saint-Denis), non esita a reagire a fatti che lo riguardano personalmente o che prendono di mira altri atleti”:

Di recente è stato tra i primi a tifare per l’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku, vittima delle urla razziste dei tifosi bianconeri durante una partita di Coppa Italia a Torino (1-1, 4 aprile). «2023 e ancora gli stessi problemi. Ma non te lo permetteremo. Tutti contro il razzismo», ha commentato in una Instagram story”.

Mbappé è anche ora portavoce contro la violenza della polizia e ora sostenitore delle forze dell’ordine. Kylian non dimentica da dove viene:

Nel maggio 2020, quando gli Stati Uniti e il mondo intero erano sotto shock dopo l’omicidio di George Floyd da parte di un agente di polizia a Minneapolis, il nazionale francese è andato lì con il suo messaggio di sostegno. Su Twitter ha pubblicato un disegno con le parole «la polizia con noi, non contro di noi!». Un mese dopo, a Bondy, la città dove Mbappé segnò i suoi primi gol, un ragazzo di 14 anni di nome Gabriel rimase gravemente ferito durante il suo arresto, provocandogli 30 giorni di totale inabilità al lavoro. L’ex monegasco aveva reagito su Instagram, augurandosi che in questo caso fosse fatta giustizia“.

Ha anche mostrato pieno sostegno al produttore musicale Michel Zecler, picchiato dalla polizia nel suo studio musicale a novembre 2021.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Kylian Mbappé (@k.mbappe)

Il giovane calciatore ha a cuore diverse cause sociali, con la consapevolezza di avere una responsabilità per via della sua iper esposizione mediatica. Così lotta contro il “cibo spazzatura e alcol, rifiutandosi di apparire con alcuni marchi nella squadra francese, creando un dibattito sui diritti d’immagine. Aveva anche aspramente criticato i siti di scommesse sportive“.

ilnapolista © riproduzione riservata