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Barbano: «Il Tribunale federale ha punito Mourinho per un reato d’opinione»

Sul CorSport: «È una sentenza pericolosa, delimita il campo delle parole. Non si può più dire che “Chiffi è il peggior arbitro nella mia vita»

Barbano: «Il Tribunale federale ha punito Mourinho per un reato d’opinione»
Mg Cremona 28/02/2023 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Sul Corriere dello Sport, la dura critica di Alessandro Barbano alla sentenza del Tribunale nazionale federale che ha condannato Mourinho, allenatore della Roma, a 10 giorni di squalifica e al pagamento di 50 mila euro di multa per il caso Chiffi.

Secondo Barbano, quella della Figc è una giustizia sommaria che non si rende conto della differenza tra opinione e offesa:

«L’ultima condanna di Mourinho è una sentenza di regime. Non si può più dire che “Chiffi è il peggior arbitro che ho trovato nella mia vita, tecnicamente orribile, empatia zero, comunicazione zero, sensibilità zero”. Non si può confondere un giudizio, pur netto e liquidatorio che sia, con un insulto. Che è tutt’altra cosa».

È stato negato il diritto di critica secondo il giornalista del Corriere dello Sport. Forse, si chiede Barbano, i vertici della classe arbitrale e la Figc non tollerano i giudizi sul loro operato:

«Dobbiamo abolire le pagelle o consacrarle al sei politico per tutti? I tesserati, come ricorda la sentenza che nega per due turni la panchina del tecnico romanista, devono operare secondo lealtà, probità e correttezza. Vuol dire forse che devono rinunciare al diritto di dire come la pensano? Si vorrebbe cioè che recitassero in forma anodina quei quattro luoghi comuni che umiliano l’intelligenza di chi ascolta, come purtroppo spesso accade? È il non dire l’etica della lealtà, probità e correttezza?».

E ancora:

«Voi non potete arrogarvi il diritto di sanzionare il suo carattere (di Mourinho, ndr), anche se legittimamente ritenete che sia di cattivo esempio. “Sei una fottuta disgrazia” è un illecito. “Chiffi è l’arbitro peggiore che ho incontrato” è un sacrosanto giudizio. Rispettarlo sarebbe un dovere. Mourinho non è uno stinco di santo, ma la sua condanna somiglia a un fatwa per un “reato di opinione”. Sentenze come questa sono pericolose perché delimitano il campo delle parole e delle emozioni consentite in un perimetro tanto ristretto da fare di uno stadio appena un tavolo da ping pong».

 

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