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Il calcio italiano è rinato grazie alle agevolazioni fiscali del governo Conte (Mundo Deportivo)

«Come accadde in Spagna con la legge Beckham. I giocatori stranieri pagano meno tasse. Questo ha portato più talenti in Italia»

Il calcio italiano è rinato grazie alle agevolazioni fiscali del governo Conte (Mundo Deportivo)
Db Milano 07/02/2023 - convegno ‘Un altra Lombardia al 110%’ / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Giuseppe Conte

Secondo Santi Nolla, direttore del Mundo Deportivo, l’Italia ha tre finaliste europee per un motivo semplice: le agevolazioni fiscali. Il giornalista ripercorre il passato, evidenziando gli ultimi successi e fallimenti delle italiane nel campionato italiano:

«L’ultima finale di Champions League giocata da una società di Serie A è stata nel 2017, la Juventus, che perse contro il Real Madrid. In Europa League, l’Inter è arrivata in finale nel 2020 e ha perso contro il Siviglia. E in Conference, la Roma di Mourinho ha vinto il suo primo trofeo la scorsa stagione».

Quest’anno, invece, l’Italia ha tre squadre in finale.

«C’è chi vuole sostenere che le tre italiane in finale sia dovuto alle agevolazioni fiscali per l’acquisto dei calciatori stranieri. I giocatori che arrivano in Italia hanno diritto a pagare le tasse per cinque anni solo sul 30 per cento del loro reddito. E nelle zone meridionali è stato ridotto al 10 per cento».

Ricorda che uno dei primi talenti a sfruttare questo vantaggio fu Cristiano Ronaldo.

«Il governo di Giuseppe Conte ha ceduto nel 2019 alle pressioni dei club più importanti del Paese per ottenere vantaggi fiscali nell’ingaggio dei calciatori, come accadde nel 2003 in Spagna con la cosiddetta Legge Beckham che è stata abrogata nel 2010 e nel 2015. (…) Il dna dei club italiani è molto chiaro: vincere. Giocano a calcio per quello. Difendono se stanno vincendo e attaccano se stanno perdendo. Riducono il complesso mondo del calcio a semplici regole. Sono riusciti a importare talenti grazie alle esenzioni fiscali e ora stanno giocando le finali europee».

La “Legge Beckham” menzionata dal giornalista Nolla è la legge che in Spagna ha concesso a numerosi lavoratori una riduzione fiscale, se questi erano dei dipendenti costretti a trasferirsi in Spagna per il loro lavoro. L’esempio perfetto di questa legge sono proprio i calciatori. In sostanza, la scelta politica da parte della Serie A di concedere meno spese ai giocatori esteri ha permesso – secondo il Mundo Deportivo – a un’evoluzione della Serie A, ma anche un problema per i giocatori italiani.

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