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Casini: «De Laurentiis è un esempio di quanto, nel calcio, siano importanti le competenze»

All’evento del Foglio Sportivo: «Partite in chiaro? Sono solo ipotesi. Il bando è una proposta che la Lega fa al mercato».

Casini: «De Laurentiis è un esempio di quanto, nel calcio, siano importanti le competenze»
Db Milano 30/06/2022 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lorenzo Casini

Intervenuto in occasione de Il Foglio Sportivo 2023, il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha parlato della stagione calcistica italiana, che si appresta a vivere le sue fasi finali:

«Sicuramente ci sono state soddisfazioni che derivano da come il calcio italiano si sta comportando nelle coppe europee, ma anche come impegno delle società sia per il nuovo bando che per migliorare i punti centrali del movimento, ovverosia strutture, risorse e aspetto culturale».

Casini: «Cinque squadre in semifinali europee grande risultato per l’Italia»

Uno dei punti che ha maggiormente sottolineato il capo della Serie A è la performance delle squadre italiane nelle varie competizioni europee:

«Le cinque squadre in semifinali europee aumentano il valore della Serie A all’estero. Il risultato sportivo è quello che porta più ricadute positive a livello economico. Noi in Europa mancavamo da tempo, speriamo che vadano in fondo il più possibile».

Il risultato di cui è più orgoglioso?

«Come Lega il fatto che in questi mesi siamo riusciti a lavorare proficuamente con tutte le istituzioni per modificare la Legge Melandri che sembrava immodificabile, sicuramente consente opportunità in più per il bando».

Rapporti col Governo?

«Sicuramente a livello di società c’è a volte una visione parziale di quello che è il mondo del calcio. Attualmente abbiamo un ministro dello sport che è un uomo di sport come lo era la sottosegretaria Vezzali. Il ministro Abodi siede in consiglio dei ministri, è stato coinvolto nelle istituzioni sportive e ci aiuta anche nella risoluzione dei problemi».

Il presidente della Lega Serie A: «Possibili partite in chiaro nel prossimo futuro»

Altra problematica che Casini ha sottolineato è quella dei diritti Tv, della lotta alla pirateria e della possibilità di usufruire di partite del campionato in chiaro:

«Gli studi dimostrano che rispetto agli introiti che si possono avere dalle tv, il dramma è rappresentato dalla pirateria, che incida su quelli che possono essere i guadagni per la Serie A e il mondo del calcio. Siamo stati contenti di vedere la proposta di legge della Camera che consentirà di intervenire in modo concreto, ora è al Senato ma è importante che entro l’estate venga approvata. Partite in chiaro? Non anticipo nulla, sono solo ipotesi. Il bando è una proposta che la Lega fa al mercato, quindi più diversificata è più si dà possibilità a emittenti di presentare offerte».

Assemblee sempre turbolente?

«È un altro mito, non è turbolenta più di qualsiasi altra assemblea, che sia di condominio o dell’Onu».

De Laurentiis si tranquillizzerà dopo scudetto?

«Speriamo di no visto che lo ha portato a vincere lo scudetto. È un esempio molto bello di come è importante nel settore calcio e nello sport si uniscano competenze. Il problema del calcio è a volte l’autoreferenzialità».

Problematica stadi, il punto di Casini

Infine, anche una piccola lente d’ingrandimento sul discorso relativo alla questione stadi, con chiaro riferimento anche alla candidatura per Euro 2032 portata avanti dall’Italia proprio in questo senso:

«Il calcio e lo sport non sono isole, in Italia il sistema paese è complicato per le infrastrutture. Pensare che realizzare stadio sia più facile di realizzare una autostrada è una utopia. Tutti i problemi che esistono per realizzare le opere pubbliche le ritroviamo negli stadi. La candidatura dell’Italia a Euro 2032 è fondamentale per avere una spinta sul tema stadi. Come ha detto Abodi, è fondamentale ma non può essere l’unica ragione per lavorare in modo veloce e operativo. Se avessimo la conferma da parte dell’UEFA sarebbe un’opportunità straordinaria, in Italia siamo fermi a Italia ’90 e a qualche partita dello scorso Europeo».

Avete aperto un ufficio negli Stati Uniti, l’obiettivo è portare la Serie A all’estero.

«Non è una novità rispetto a quello che fanno le altre leghe europee, la Liga ha una struttura molto massiccia all’estero. Anche grazie alle numerose proprietà americane, che aiutano la Lega, vogliamo avere una forte presenza internazionale».

La Premier è ancora inarrivabile per il nostro calcio? Casini:

«Dipende dall’arco temporale che considera. Un esempio concreto che abbiamo preso e di cui siamo orgogliosi come Lega è la certezza del calendario, sforata solo all’ultimo per esigenze impreviste. Abbiamo fatto meglio della Premier da questo punto di vista, rispetto a quello che si può fare, il campionato inglese è diventato quello che è perché a un certo punto ha investito sugli stadi, anche a costo di rinunciare a qualche acquisto importante».

Siete andati incontro ai tifosi, continuate a farlo con le finali di Supercoppa all’estero… È così importante l’offerta economica che viene formulata?

«Mi sembra una polemica che va inquadrata nella storia della Supercoppa. È un’opportunità veramente importate per promuovere il nostro calcio, rispetto a quello che può portare in termini di promozione del calcio italiano mi sembra un giusto compromesso».

È un percorso di crescita o è un caso?

«Difficile da dire. Ma una presenza così massiccia non penso possa essere casuale. Indubbiamente, il campionato di Serie A è quello più competitivo tra le diverse squadre, lo conferma anche il grande successo avuto in Conference League. Quando andiamo a vedere il livello medio, le nostre squadre sono più competitive».

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