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Bundesliga, «no ai fondi imbarazzante, non si costruisce futuro sul sentimentalismo ultrà» (Süddeutsche)

La decisione del calcio tedesco. Anche la Faz critica il voto dei club tedeschi: “Irritanti, ora la Bundesliga va verso la scissione”

Bundesliga, «no ai fondi imbarazzante, non si costruisce futuro sul sentimentalismo ultrà» (Süddeutsche)
Dortmund's fans hold banners to protest against plans of the German Football League (DFL) to found a licensing company in which an investor could enter during the German first division Bundesliga football match between Borussia Dortmund and Union Berlin in Dortmund on April 8, 2023. (Photo by INA FASSBENDER / AFP) / DFL REGULATIONS PROHIBIT ANY USE OF PHOTOGRAPHS AS IMAGE SEQUENCES AND/OR QUASI-VIDEO

Il voto contrario espresso dal calcio tedesco all’ingresso dei fondi (tema caldissimo anche in Italia, ieri De Laurentiis per la scelta opposta della Lega ha abbandonato polemicamente l’assemblea prima del voto…) era prevedibile, ma la chiarezza è sorprendente, scrive la Süddeutsche Zeitung: solo 20 dei 36 club professionistici della German Football League (DFL), quelli delle prime due divisioni, sono convinti che l’ingresso di un investitore con due miliardi di euro avrebbe portato l’industria a un futuro più stabile. Gli altri 16 club la vedono diversamente. “Oppure hanno avuto troppa paura di… sì, di cosa in realtà?”, si chiede sarcasticamente il giornale tedesco.

I media infatti criticano aspramente la decisione dei club. La Süddeutsche lo giudica “irritante”, “imbarazzante”. E scrive che hanno vinto gli “(ultra) tifosi, tradizionalmente piuttosto scettici sui cambiamenti”. Ha vinto la “diffidenza”. E soprattutto Bundesliga e Bundesliga 2 hanno votato in maniera molto diversa. Per la Faz “si va verso una spaccatura netta”: la Bundesliga potrebbe decidere di andare da sola, un po’ come fece la Premier League.

“L’ingresso di un importante investitore non è una panacea per garantire il futuro”, scrive la SZ, “ma avrebbero almeno potuto dare un’occhiata, specialmente in tempi così confusi”. “Dopo mesi di gare, estenuanti dibattiti in commissione e nonostante la convinzione prevalente che ci fosse un crescente bisogno di investimenti, i club tedeschi non hanno voluto nemmeno avanzare alla seconda fase del tema investitori. E’ irritante. Perché un via libera mercoledì non sarebbe stato un temporaneo cambio di rotta, ma solo l’ingresso nella successiva fase esplorativa”.

Ovviamente questo dietro front avrà delle ripercussioni sul marketing estero, la digitalizzazione dell’offerta sportiva congiunta e sul modello di solidarietà. “Perché in futuro i club dovranno concentrarsi interamente sul proprio valore aggiunto”.

Ma “in qualche modo un voto del genere, anche rispetto alle altre grandi leghe europee, si inserisce abbastanza bene nella prospettiva ideologica che si coltiva sempre più in questo Paese che altrove – e che certamente dà una sensazione di calore a qualcuno. Non è possibile costruire un futuro sostenibile sui sentimenti. Non nella vita reale, forse nemmeno nel calcio”.

Cosa resta? Per la Faz è “un disastro”. “La dirigenza della DFL ha fallito gravemente”. Ai club ora “non hanno nulla in mano”. “Tutti i club, sia di prima che di seconda divisione, sono consapevoli che la DFL ha urgente bisogno di essere modernizzata se vogliono stare al passo con lo sviluppo del calcio in Europa”. Adesso “il quadro è quantomeno irritante per sponsor, investitori ma anche potenziali finanziatori, e avrà conseguenze sulla struttura complessiva”.

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