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Bologna-Napoli 2-2, pagelle / Spalletti ha materiale per una lettera aperta ai napoletani

Mentre la città, dalle élite agli ultras, acclama Adl imperatore, noi lodiamo Kim forse alla sua ultima partita col Napoli. E Skorupski

Bologna-Napoli 2-2, pagelle / Spalletti ha materiale per una lettera aperta ai napoletani
Mp Bologna 28/05/2023 - Serie A / Bologna-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Le pagelle di Bologna-Napoli 2-2 a cura di Fabrizio d’Esposito e Ilaria Puglia.

GOLLINI. I petroniani gli infilano due pappine in rimonta, e potevano essere anche di più, come quando al 50’ il centravanti serbo-austriaco lo risparmia con un tiraccio fiacco. Diciamo, pure, Ilaria che il povero Gollini paga il secondo tempo lassista del Napule ed eviterei stroncature soverchie su quella respinta che favorisce il due a uno dello scozzese rossoblù – 6

A consuntivo: due gol presi, di cui uno con una respinta malandata, fanno 5,5 e mi dispiace per Gollini – 5,5

BERESZYNSKI. Dunque: per cinquanta minuti si vede poco avanti, anche se si gioca soprattutto a destra, ma pure dietro si rivela fallace in alcuni interventi: non a caso il primo gol felsineo origina da lì. Nel frattempo però il polacco intercetta e serve a Victor Victoria la pelota dello zero a due e nei venti minuti finali compie autentici prodigi difensivi: il fallo tattico su Sansone, un recupero magnifico all’83’, il fuorigioco salvifico al 96’, scongiurando la sconfitta – 6,5

Ci metterei che dal suo lato ha Barrow che non è proprio l’ultimo arrivato e che portava addosso la responsabilità di sostituire l’insostituibile Di Lorenzo. Per il voto sono d’accordo con te – 6,5

RRAHMANI. Quel suo lancio al 56’ per The Mask è la conferma dell’anti-ideologismo spallettiano, allenatore eterodosso e impermeabile alle ottusità dell’orizzontalità a tutti i costi. Detto questo, Amir, appena “rinnovato” (auguri!), traballa tre o quattro volte e non è una bella cosa – 5,5

Evidente soprattutto l’errore su Arnautovic a inizio partita: è in costume pure lui – 5,5

KIM. Almeno lui non vacilla: il Monaco Guerriero resta la pietra angolare dell’edificio azzurro (anche se oggi si avventura in un’uscita alquanto temeraria al 74’) – 6,5

Non sarà al Maradona, contro la Sampdoria, almeno non in campo. Sarà stata questa la sua ultima partita con la maglia del Napoli? Se è così, lodiamo ancora la sua grandezza: prende un giallo ed è come se non gli avesse nemmeno fatto il solletico – 6,5

JUAN JESUS dal 78’. Latita e non salta sul corner felsineo del pareggio: le sue ultime apparizioni non sono state affatto positive. Epperò alla fine limita i danni su Zirkzee, vispo tulipano nigeriano – 5,5

Diciamo che su Zirkzee mostra evidenti limiti – 5,5

OLIVERA. Gli errori prevalgono sulla fatica che fa ed è tanta. Come quando al 40’ perde palla facendo partire i petroniani oppure quando abbandona solo soletto lo scozzese di cui sopra – 5,5

Una dormita sulla spiaggia in piena regola, con infradito annessi – 5,5

ANGUISSA. L’Uomo Ovunque è il meno rilassato degli azzurri nella terra di mezzo, e quindi il più applicato. Tornato un po’ svuotato dai Mondiali invernali, Zambo adesso è di nuovo ai suoi livelli sopra la media – 7

Lui le vacanze le ha decisamente rinviate – 7

LOBOTKA. Vederlo sovente in affanno è un fatto insolito ma del tutto fisiologico. Oggi deve fare il sarto tra le varie fasi, al punto da diventare lui stesso una cerniera in movimento – 6

Sufficiente, come dici tu, e ci può pure stare – 6

ZIELINSKI. Non vorrei sbagliarmi, Ilaria, ma l’unica utilità di Piotr, oggi per niente santo, è quella relativa al pressing del Napoli (quando c’è) – 5,5

Io l’ho trovato sveglissimo, merita almeno mezzo voto in più (forse anche uno) – 6

GAETANO dall’86’. Senza voto

Senza voto

ZERBIN. Due tiri e infiniti tentativi di dribbling. Il suo è un movimentismo ancora acerbo – 5,5

Ci mette tanta energia, questo è un dato positivo. Sbaglia perché gioca poco, consideriamo l’attenuante – 5,5

ZEDADKA dal 78’. I rossoblù stendono la sua vivacità a furia di falli – 6

Senza voto

OSIMHEN. La distruzione dal basso, sempre sia lodata, induce Skorupski a un dono da ufficio inchieste, a un “Apriti Sesamo” che Victor Victoria non si fa ripetere due volte. The Mask ne fa due e mette al sicuro il titolo di capocannoniere. Viva, viva Osimhen – 7,5

Ma non è bellissimo quando un attaccante sfrutta un errore del portiere (poverino) e dà la zampata decisiva per il gol? Non è così scontato – 8

SIMEONE dal 66’. Decisamente involuto: spalle alle porta non riesce mai a trattenere palla e a innescare i compagni – 5

Condivido la nota sull’involuzione. Spaesato, e dispiace – 5

KVARATSKHELIA. A Bologna fa caldo e i difensori rossoblù non gli tolgono il respiro. Risultato: il Che Kvara spazia parecchio ma non è mai decisivo – 6

Sbaglierà pure, ma il modo in cui manda in confusione gli avversari è sempre un incanto – 6,5

RASPADORI dal 66’. Al prossimo allenatore toccherà risolvere il rebus di Giacomino (ripetiamo: dove lo metto?) – 5

Tocca poche palle ed è strano, perché il Napoli avrebbe potuto fare ancora male – 5

SPALLETTI. Adielle è finalmente (per lui) diventato l’imperatore acclamato e amato da tutti (dalle élite agli ultras indagati) e nella sua auto-assunzione a divinità partenopea ostenta il potere di creare e poi distruggere, come un nume degno di tal nome. E così a Lucio in the sky non restano che i tatuaggi per contendergli l’amore del popolo. Fossi in lui farei una lettera aperta ai napoletani, attingendo a piene mani dal suo quadernino nero svelato da Max Gallo. Come finirà lo sapremo tra qualche settimana, ma non è per nulla eccitante la prospettiva di vedere in panca il “giochista” Luis Enrique o il sopravvalutato Italiano, la cui fase difensiva è il Bengodi per gli avversari (sarebbe bella una serie di interviste agli attaccanti del Lech Poznan, del Basilea e dell’Inter, tutti squali bianchi nell’area viola). Detto questo, sulla partita c’è poco da imputare a Spalletti: dispiace un po’ per il record mancato di punti, ma questa è materia masturbatoria per il nostalgismo sarrita (a proposito: oggi ha segnato Hysaj) – 6

Vivo questa fine di campionato ancora sospesa nell’ammirazione della stagione e dello scudetto. Che vuol dire, in estrema sintesi, che mi oppongo con tutte le forze a che mi vada tutto di traverso. Chi verrà verrà (oddio: Gasperini non potrei tollerarlo, Italiano mi provoca l’orticaria, Motta forse è il meno peggio, Luis lo accoglierei con più piacere. Il sogno resta Mourinho) ma nei miei sogni c’è un silenzio stampa da qui fino alla prima del prossimo campionato. Queste schermaglie (“resta chi se lo merita”, “non rispondo al presidente”) mi stremano e mi avviliscono – 6

ARBITRO MARCENARO. Su Olivera forse c’è fallo, quando De Silvestri segna – 5

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