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Spalletti: «Complimenti al Milan. Noi abbiamo pagato un po’ di ingenuità e inesperienza»

A Mediaset: «C’era rigore nettissimo su Lozano, gli gira proprio la caviglia, non prende mai la palla. Non si può non vedere».

Spalletti: «Complimenti al Milan. Noi abbiamo pagato un po’ di ingenuità e inesperienza»
Napoli's Italian coach Luciano Spalletti reacts during the UEFA Champions League quarter-finals second leg football match between SSC Napoli and AC Milan on April 18, 2023 at the Diego-Maradona stadium in Naples. (Photo by Andreas SOLARO / AFP)

Dopo la sconfitta contro il Milan ai quarti di finale di Champions League al Maradona, ai microfoni di Mediaset l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti.

Porta stregata, dei del calcio che tolgono ai suoi attaccanti.

«Facciamo i complimenti al Milan per questa qualificazione, hanno giocato due partite capitalizzando il massimo, è sintomo di squadra matura, di calciatori che sanno scegliere i momenti di quando c’è da accelerare e quando c’è da difendere con tutta la squadra, ma voglio fare i complimenti anche ai miei, perché abbiamo fatto una Champions di altissimo livello e anche stasera abbiamo fatto una grandissima partita poi abbiamo pagato un po’ di ingenuità e di inesperienza nei momenti della partita. Ci siamo arrivati con diversi giocatori che dopo il turno di Nazionale avevano il fiato un po’ corto, con Osimhen che è stato venti giorni fermo, e poi alcuni errori e qualche distrazione».

Può essersi spezzato qualcosa?

«No, perché le partite le abbiamo fatte tutte e due, anche l’andata a Milano. Loro hanno sbagliato un calcio di rigore, ma era un calcio di rigore che si poteva evitare. Hanno fatto un gol che si poteva evitare perché eravamo in equilibrio e in completo possesso palla e abbiamo dato la possibilità di ribaltare quell’azione, non siamo stati bravi in area a fare come hanno fatto loro l’unica volta che sono venuti dentro».

Tutti dicevano che dopo la sosta Mondiale il Napoli sarebbe cambiato. Quanto ha pesato invece l’ultima sosta delle Nazionali?

«Quelle ci hanno tolto qualcosa, perché siamo partiti per le Nazionali che eravamo in piena condizione mentale e fisica e invece quando siamo tornati avevamo defezioni e qualche giocatore non in condizione di cui abbiamo dovuto forzare la presenza, probabilmente la vittoria in campionato di Torino aveva fatto credere che il campionato era una formalità e quindi ci siamo arrivati con un pensiero leggero e qualche defezione e abbiamo perso 4-0, ma durante queste due partite abbiamo fatto totalmente diverso».

L’arbitrato come lo giudica? Quello dell’andata lo aveva criticato.

«Quello dell’andata lo avete contestato voi, non io. Ci siamo trovati tutti d’accordo tranne quelli che avevano la maglia del Milan, compresi quelli che sono accanto a lei. Stasera c’era rigore nettissimo su Lozano, gli gira proprio la caviglia, si vede benissimo dai replay, non prende mai la palla. Va netto sul piede, è rigore nettissimo che non si può non vedere. Non è un contatto, è un colpo, sennò la caviglia non gli gira così».

Ha ragione, soprattutto al Var.

«Però poi si dà il fianco a chi dice che mi attacco. Non mi attacco a niente, rigore per loro ingenuo, rigore per noi netto».

Avendo Osimhen, gli esterni avrebbero dovuto sfruttarlo di più.

«Si è battuti 16 calci d’angolo, di cross se n’è fatti, ma il fatto di rientrare sul piede buono di guidare la palla lungo la linea dell’area ti apre sempre possibilità di mettere il passante per il secondo palo. Calabria è stato molto bravo. Un paio di volte Kvara è riuscito a saltarlo. Ma poi è andata così».

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