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Barcellona-Real Madrid: il Clasico non è mai una partita normale, neanche in Coppa del Re

Gli uomini di Xavi partono in vantaggio dal risultato dell’andata, ma Ancelotti punta sulla voglia di rivincita di Benzema e compagni

Barcellona-Real Madrid: il Clasico non è mai una partita normale, neanche in Coppa del Re
2022 archivio Image Sport / Calcio / Barcellona / Robert Lewandowski / foto Imago/Image Sport ONLY ITALY

Il Clasico non è mai una semplice partita; quello tra Barcellona e Real Madrid è un vero e proprio spettacolo calcistico e l’ennesimo atto di una rivalità infinita. Stasera alle 21 andrà in scena la semifinale di ritorno di Coppa del Re, con il Barcellona che parte con un gol di vantaggio rispetto ai blancos. Due risultati su tre sono utili agli uomini di Xavi per poter raggiungere l’Osasuna in finale.

Rispetto alla partita d’andata i blaugrana possono contare su Robert Lewandowski; un numero 9 lì davanti può essere l’arma in più d’attacco che è mancata all’andata al Bernabeu e che è indispensabile questa sera. Tuttavia, il Barcellona deve fare a meno di ben 4 infortunati: Pedri e Ousmane Dembelé (in via di guarigione), Frenkie De Jong e Andreas Christensen, fermi ai box dalle settimane di ritiro delle nazionali. Con due centrocampisti in meno in rosa, Xavi potrebbe nuovamente optare per Eric Garcia nel ruolo di regista davanti alla difesa, vista la buona prestazione in campionato con l’Elche. Occhi puntati su Franck Kessié: l’ex milanista, subentrato dalla panchina nell’ultimo Clasico, ha segnato il gol vittoria. Questa sera è chiamato a dare lo stesso tipo di contributo.

Dall’altra parte, Ancelotti può contare su tutti i suoi uomini migliori. I velocisti Vinicius Jr e Rodrygo sono pronti a dar filo da torcere alla difesa blaugrana e il Pallone d’Oro Karim Benzema deve rispondere alla prestazione mediocre del Camp Nou dello scorso 19 marzo. L’arma in più dei blancos può sicuramente essere rappresentata da Marco Asensio, che già due settimane fa creò scompiglio nei piani del Barcellona, segnando il gol dell’ 1-2, successivamente annullato per fuorigioco. Chi non manca mai è Luka Modric; i suoi 37 anni non si fanno sentire e un’azione nata dai suoi piedi può decidere la partita.

Quel che è certo è che il Clasico non è una partita prevedibile e lo sanno bene i loro allenatori; uno perché ne ha giocati tanti, l’altro perché ne ha allenati tanti.

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