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L’Inter come il Milan: la rosa subisce una svalutazione di 64 milioni (Gazzetta)

Correa e Brozovic sono già alla porta ma il loro valore di mercato è molto più basso rispetto alla scorsa stagione. Nessuno stavolta alzerà il muro per Marcelo

L’Inter come il Milan: la rosa subisce una svalutazione di 64 milioni (Gazzetta)
Db Milano 10/09/2022 - campionato di calcio serie A / Inter-Torino / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Marcelo Brozovic

Anche l’Inter, come i cugini del Milan, ha avuto una forte svalutazione in seguito agli ultimi acquisti. Secondo la Gazzetta dello Sport tra i giocatori che hanno perso maggior valore ci sono Correa, Brozovic, Dumfries, Gosens e Asllani che da 150 milioni complessivi ora ne valgono circa 85:

“I 64 milioni rappresentano il differenziale tra il valore di cinque calciatori di proprietà dell’Inter – cinque asset, senza volutamente conteggiare i prestiti – all’avvio di questa stagione rispetto a quello attuale. Valore presunto, certo, perché poi sul mercato come sempre vale la legge della domanda e dell’offerta. Ma questo è: Correa, Brozovic, Dumfries, Gosens e Asllani lo scorso agosto pesavano sul mercato poco meno di 150 milioni di euro  e adesso il valore si è quasi dimezzato, sceso fino a quota 85”.

Uno degli emblemi delle scelte sbagliate nel calciomercato, secondo la rosea, è Joaquin Correa. L’attaccante argentino, fortemente voluto da Inzaghi al suo arrivo, gioca poco e non segna. Secondo il quotidiano verrà ceduto in prestito la prossima stagione:

“È il frutto di un rendimento deludente nel più dei casi. Ma anche di scelte sbagliate. Quella più grande, più visibile, porta il nome di Joaquin Correa, che all’Inter è costato 30 milioni (più bonus) nell’estate dell’addio a Lukaku. Una scelta caldeggiata dal tecnico Simone Inzaghi, che poi la dirigenza ha accolto dopo l’infortunio di Marcus Thuram. E che si è rivelata fallimentare. L’argentino è stato tormentato dagli infortuni. Ma non può essere un alibi, perché anche quando è stato disponibile non è mai stato un fattore: 1.023 minuti in tutta la scorsa Serie A, sei gol divisi in tre doppiette. I numeri di questo campionato sono persino peggiori: 438 minuti e tre gol, in casa con Spezia, Cremonese e Sampdoria. Quella casa, San Siro, che ora rumoreggia spesso quanto tocca il pallone. Il divorzio a fine stagione è inevitabile. Ma la valutazione si è dimezzata: ecco perché con ogni probabilità la cessione sarà in prestito”.

Anche il mediano dell’Inter, Brozovic, non è esente dalla svalutazione del valore di mercato. Quest’anno non è più indispensabile nell’Inter di Inzaghi e potrebbe decidere di abbandonare i nerazzurri a fine stagione:

 “Nell’ultimo periodo Brozo ha riscoperto il sapore amaro della panchina e a Milano lo ricordano di più per le sfrecciate con la Rolls-Royce che per le prestazioni in campo. Il confronto col rendimento tra lo scorso anno e questo spiega bene il perché della nuova gerarchia in mediana. Al primo anno con Inzaghi, Brozo ha giocato 35 gare di campionato partendo sempre titolare, chiudendo il campionato con 2949 minuti giocati e una media voto di 6,62. Media scesa quest’anno sotto la sufficienza (5,86) nelle 17 presenze (11 da titolare) per un totale di 1011’. Il nuovo Brozo non è più imprescindibile, per Inzaghi e per l’Inter. Anche per questo le voci di un addio a fine stagione continuano a rincorrersi. Stavolta, però, non c’è nessuno disposto a fare muro”.

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