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Cardinale: «Non sapevo che il Milan avesse vinto tante Champions»

L’azionista di maggioranza del Milan non sa nulla del Milan: «non sapevo che solo il Real Madrid avesse più Champions»

Cardinale: «Non sapevo che il Milan avesse vinto tante Champions»
Mg Milano 03/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gerry Cardinale

Il numero uno di Red Bird nonché azionista di maggioranza del Milan, Gerry Cardinale, ha partecipato a “Sloan Sports Analytics Conference” organizzato al Mit. Ha parlato in generale dei suoi investimenti nel mondo dello sport, ma ha sfiorato anche il discorso Milan. Di seguito le parole di Cardinale che è anche socio del Tolosa e del Liverpool:

«Con il Tolosa abbiamo fatto un investimento partendo solo dai dati, poi abbiamo aumentato il livello con la Fenway Group e infine siamo arrivati al Milan che è uno dei brand più grandi del calcio europeo. Berlusconi è stato il primo oligarca, è stato il George Steinbrenner dei suoi tempi. Non sapevo che solo il Real Madrid avesse più Champions dei rossoneri, un asset che non abbiamo sfruttato abbastanza. Il Milan ha di diritto un posto al tavolo dei migliori e il nostro lavoro è di riportarlo lì. Voglio portare la mia mentalità e i metodi in Europa ed essere d’aiuto».

Cardinale ha l’obiettivo di arricchire la bacheca di via Aldo Rossi:

«Ovviamente vogliamo vincere, lo stesso obiettivo che hanno tutti, ma se guardiamo la questione togliendo le emozioni, ovvero ragionando solo come fanno gli investitori, l’obiettivo è di performare in maniera costante. Dobbiamo essere competitivi in Serie A e aiutare il campionato a competere con Premier e Liga, tramite i diritti tv e non solo per ridurre il gap esistente. Gestiremo tutto con un’enorme disciplina finanziaria, ma senza sacrificare le prestazioni. Noi possiamo portare molto alla Serie A anche se in Premier ricavano il triplo».

Sulla Superlega:

«E’ stata un fallimento, ma bisognerebbe chiedersi perché questa cosa è successa. Anche in Usa abbiamo vissuto certe tensioni tra grandi e piccoli mercati, come sta accadendo tra Premier League e resto d’Europa».

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