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Zeman: «Il doping nel calcio? Non è cambiato molto»

Alle Iene: «Questi ragazzi che ci pensano ora ci potevano pensare 25 anni fa, chiedendo cosa stessero prendendo e perché. Oggi è tardi»

Zeman: «Il doping nel calcio? Non è cambiato molto»
foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: Zdenek Zeman

Dopo le morti di Vialli e Sinisa Mihajlovic, il mondo del calcio è tornato a interrogarsi sul doping, El Mundo oggi ha scritto ancora sulla possibile correlazione di queste morti e il doping nel calcio. A parlare, nella puntata del “Le Iene” che andrà in onda domani sera, è l’allenatore Zdenek Zeman che ha parlato a Mediaset a margine della presentazione della sua autobiografia, “La bellezza non ha prezzo”.

Questa l’intervista

Alcuni calciatori hanno ammesso di avere paura. Cosa ne pensa?

«Che è strano che si spaventano ora e non quando prendevano qualche cosa»

Chiaro il riferimento alle parole di Dino Baggio che ha detto “Bisognerebbe investigare un po’ sulle sostanze prese in quei periodi, capire se certi integratori, con il tempo, fanno bene oppure no. Ho paura anche io perché sta succedendo a troppi giocatori” e di Marco Tardelli, “Prendevamo farmaci senza discutere. Io spero di essere fortunato”.

Lei può escludere che i giocatori che ha allenato abbiano preso farmaci a sua insaputa? 

«Purtroppo, non posso escluderlo perché non si riesce a controllare tutto. Però almeno così i medici quando parlavo non davo queste indicazioni»

Che ne pensa di queste tristi, recenti, morti? Mihajlovic, Vialli, molto giovani.

«No, le malattie arrivano a tutti»

Lei tirò fuori la storia che «il calcio deve uscire dalle farmacie». Secondo lei oggi il calcio è ancora dentro le farmacie?

«Secondo me non è cambiato niente, purtroppo. Questi ragazzi che ci pensano ora ci potevano pensare 25 anni fa, chiedendo cosa stessero prendendo e perché. Oggi è tardi»

 

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