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Questo Napoli da leggenda non ha avversari

Con appena tre elementi diversi, rispetto a due anni fa, il Napoli ha 22 punti in più e non è uscito con il Granada

Questo Napoli da leggenda non ha avversari
Mp Empoli 25/02/2023 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

Il Napoli scende con gli occhiali da fabbro al Castellani e vince l’ennesima partita nella quale il risultato non è mai stato in discussione. Osimhen e compagni mostrano una superiorità tale da giocare l’ultima mezz’ora in inferiorità numerica, senza che questo fattore modifichi minimamente l’inerzia di un match tutto vissuto nella metà campo avversaria, andato in archivio senza un intervento di Meret negli highlights.

Ha una grandissima sfortuna questa squadra così forte anche mentalmente da non conoscere cali di concentrazione nemmeno dopo una storica notte europea: non ha un avversario che le stia in qualche modo dietro, in modo tale da aggiungere, settimana dopo settimana, quel brivido di adrenalina alla soddisfazione dell’ennesima vittoria. Ogni eroe ha bisogno di un grande nemico da sconfiggere per rendere le sue gesta ancora più leggendarie e questa squadra paga ingiustamente una colpa non sua: non averlo.

Lo spesse volte bellissimo Napoli di Sarri, che nel 2017-18 viaggiava sinora allo stesso ritmo (due punti e quattro gol in meno, stesso numero di reti subite) aveva un avversario molto forte, la Juve, in un campionato però più disastrato dell’attuale, basti vedere come le italiane si comportavano ancora peggio di adesso in Europa. Questo di Spalletti, invece, viaggia a ritmi talmente alti per le avversarie che nessuna riesce a tenerne la scia, togliendo inconsciamente qualcosa alla percezione esterna della grandezza dei suoi risultati. Successi ancora più meravigliosi perché ottenuti non con l’arroganza del più ricco, ma al contrario, riducendo il monte ingaggi e con un eccellente lavoro prima di scouting e poi, soprattutto, di campo svolto in questi due anni a Castelvolturno dalla squadra e da mister Spalletti. Si dimentica – etichettando giustamente questo Napoli come molto forte – che lo è diventato, ma non lo era sulla carta: ancora ad agosto da molti era valutato a rischio di qualificazione in Europa League.

Ha solo tre elementi diversi nell’undici titolare – costati in tutto circa 40 milioni! – da quello di appena due anni fa, che aveva tra l’altro ottimi giocatori come Koulibaly e Insigne, ma si trovava con 22 punti in meno ed era eliminato in Europa dal Granada. Tutti i calciatori sono migliorati rispetto ad allora: ora giocano a memoria e con mentalità vincente.

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