ilNapolista

Plusvalenze Juve, Tongya alla Gazzetta: «8 milioni per me non mi sembrava una cifra esagerata»

Il calciatore classe 2002 è finito nel fascicolo dell’inchiesta Prisma per il suo passaggio al Marsiglia: «Le cifre dei trasferimenti si erano gonfiate parecchio»

Plusvalenze Juve, Tongya alla Gazzetta: «8 milioni per me non mi sembrava una cifra esagerata»
Db Milano 12/02/2011 - campionato di calcio serie A / Milan-Parma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Mino Raiola

Franco Tongya, classe 2002, uno dei calciatori finiti del fascicolo relativo all’inchiesta Prima sulle plusvalenze che hanno causato la condanna della Juve che lo hanno ceduto per 8 milioni, mandandolo al Marsiglia in cambio di Aké. Oggi gioca in Danimarca dove si è trasferito e la Gazzetta lo ha intervistato

Al momento della cessione, sapeva che il suo cartellino sarebbe stato valutato 8 milioni di euro?

“Sì. Non mi sembravano pochi, ma neppure una cifra esagerata. Le cifre dei trasferimenti si erano gonfiate parecchio negli ultimi anni, in più io venivo da un’ottima stagione. Ero il calciatore più giovane della Juventus Under 23, ero stato inserito nella Top 11 della Youth League e anche del Mondiale Under 18. Lì per lì, non ci ho visto nulla di strano. Nei mesi scorsi mi hanno scritto amici e compagni, chiedendomi cosa fosse successo e cosa mi sarebbe accaduto. Io però non ne so nulla, certi fattori non influiscono sul mio percorso”.

Come ha saputo dell’offerta del Marsiglia?

“In quel momento non vedevo grossi margini di crescita nella Juventus. Mi sentivo pronto per giocare in prima squadra, ma davanti avevo dei mostri sacri come Dybala, Cristiano Ronaldo e decine di fenomeni. Villas Boas mi apprezzava e mi voleva con sé: non ci ho pensato un attimo. Preferivo la prima squadra del Marsiglia all’Under 23 bianconera”.

Ad orchestrare la sua carriera Mino Raiola che gli disse “Io lavoro solo con i top player. E tu, da oggi, sei uno dei miei top player. Fai quello che ti dico e guadagnerai una valanga di soldi”.

Quanto è stato importante Raiola per lei?

“Moltissimo. Mino mi ha seguito per anni, il primo incontro è stato incredibile. Mandò un’auto a prendere me e la mia famiglia, siamo arrivati a Montecarlo e ci ha accolti nella sua casa. Avevo una media di una rete ogni due partite e, giocando sulla fascia, non mi sembrava male. Eppure lui voleva più gol: disse che, se avessi segnato di più, mi avrebbe fatto fare una valanga di soldi. Una settimana dopo ho segnato contro il Real Madrid in Youth League. Alla fine del match mi ha chiamato per dirmi che, insieme, avremmo fatto grandi cose. Sono stato fortunato, dopo la sua scomparsa, a trovare altre persone capaci di aiutarmi a fare le scelte giuste. Youfirst si è occupata della trattativa con l’Odense, il club ideale per proseguire il mio percorso di crescita”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata